La Farmacia dello Sport – Legnano
28 Dic 2017

NATALE: PIU DEPRESSI CHE FELICI!

Il Natale e tutte le festività a cavallo fra l’anno vecchio e quello nuovo dovrebbero essere un momento di gioia e convivialità. Invece proprio in questo periodo dell’anno si parla di “Depressione di Natale”, una sindrome che colpisce, stime alla mano, indipendentemente dal sesso e dall’età, tante persone! Anche quelle che normalmente sono inclini al buonumore.
Cosa succede?
Si avverte una sorta di ribellione interna a questo ostentato dover essere felici per forza. Il dottor Giusepppe Tavormina, segretario generale di EDA (European Depression Association) e EDA Italia Onlus, afferma che «le stagioni interferiscono sull’insorgenza o riacutizzazione della depressione e delle malattie dell’umore in genere. La stagione invernale, molto più che quella estiva tende ad accentuare le problematiche depressive piuttosto che quelle euforiche/irritabili, anche come risposta alla mancanza di una sufficiente irradiazione solare, propria dei mesi invernali che favorisce la componente depressiva dell’umore».

Il periodo natalizio agisce come una sorta di amplificatore. Problematiche e mancanze si accentuano e questo inevitabilmente si ripercuote sullo stato d’animo. In molti accusano il colpo e ci si trova a lamentarsi di tutta una sintomatologia psicofisica che può comprendere mal di testa, agitazione, ansia, problemi di sonno, aumento dell’irritabilità e della litigiosità, difficoltà nella concentrazione, inappetenza, senso di inadeguatezza, terrore di dover passare del tempo con amici e conoscenti che si vedono solo in quest’occasione. Non è raro, per chi soffre di questa sindrome, neppure provare sensazioni di panico nei luoghi più affollati come centri commerciali o metropolitana e di riuscire a calmarsi solo quando si rimane effettivamente da soli.

Non è solo il Natale a generare questa sorta di tilt esistenziale, ma anche il dover iniziare un nuovo anno. Il passaggio porta inevitabilmente a fare dei bilanci e a valutare cosa si è stati effettivamente in grado di concretizzare durante i 12 mesi trascorsi. La pausa lavorativa inoltre rallenta i ritmi e questo può generare sentimenti di ansia e paura.
La tentazione, in risposta a tutto questo, è di isolarsi e di escludere tutti dal proprio mondo.
In verità non c’è, purtroppo, un modo certo per non provare sentimenti negativi, ma sicuramente aprirsi agli altri, o comunque condividere in qualche modo le proprie preoccupazioni con le persone care, accettare se stessi e la propria vita per quello che è, non nutrire aspettative particolari per il periodo natalizio, ma semplicemente viverlo, è forse il modo migliore per affrontare i sentimenti poco positivi che possono accompagnarsi al Natale e alla fine dell’anno.

22 Dic 2017

BUON NATALE!

Natale è il giorno in cui ci si vizia con gli abbracci, i baci e la riconoscenza e non con il cibo abbondante e i regali spropositati.

Natale è il giorno dell’Amore e non degli interessi.

Natale è il giorno del sentimento e non dell’ostentazione.

Natale siamo noi, fiduciosi e positivi gli uni verso gli altri.

 

 

Che sia per tutti voi un Natale sereno, in salute e con una rinnovata speranza e motivazione!

Noi facciamo sempre il tifo per Voi 🙂

 

Tanti auguri da tutto il Team della Farmacia Introini!

19 Dic 2017

NATALE 2017: CONSIGLI PER NON INGRASSARE!

Siamo nella settimana più magica e frenetica di Dicembre. La settimana che – calendario alla mano- si chiude per iniziare con il 25. Giorno di festa.

Per chi passa in compagnia queste festività, superato il problema dei regali, c’è un altro pensiero fisso.
Il peso.
Perché si, non si tratta solo delle giornate di festa da calendario. Da qui al 6 gennaio il percorso è irto di ostacoli anche per chi ha forza di volontà. Pensiamo alle cene e ai pranzi di Natale.  Pensiamo agli aperitivi organizzati per gli auguri. E tanto altro.

Ma come si fa a tenere tutto (soprattutto il peso) sotto controllo senza il rischio di apparire antipaticamente asociali?

Abbiamo pensato di indicarvi alcuni trucchi – salva taglia!

In primis limitiamo le porzioni: assaggiamo tutto (piu o meno) ma limitiamo le quantità. Inoltre se arriviamo impreparati ai grandi giorni con un equilibrio intestinale compromesso lo stesso assorbimento degli alimenti viene compromesso. Non avviene infatti in modo corretto ed è quindi più facile accumulare grasso indesiderato, vanificando perfino gli effetti di diete e restrizioni caloriche.

 

Non interrompiamo l’attività fisica: il corpo non va in vacanza. Non rinunciamo alle abituali pratiche sportive e se il giorno prima abbiamo esagerato concediamoci il tempo di una corsa.

 

Non esageriamo con dolci e grassi! Ci sono i peccati di gola. Ci sono quelle pietanze particolarmente ricche di grassi. Ci sono e vanno evitate.
Se siamo difronte ad un buffet di dolci, non rinunciamo in toto ma concediamoci solo il nostro dolce preferito.

14 Dic 2017

CHE NATALE SAREBBE SENZA REGALI?

Che Natale sarebbe senza regali?

Oltre ogni valore, oltre ogni buon proposito di risparmio e consapevolezza, non esiste Natale senza regali. Senza quella corsa – più o meno discutibile – di ricerca al dono più bello e necessario.

Ma oltre questo e oltre ogni lecita frenesia sarebbe opportuno avviare e vivere un Natale sostenibile.

Attenzione: è meno complicato di quello che può sembrare.

Basterà usare testa e cuore, fare scelte e acquisti consapevoli, senza essere schiacciati dalla morsa del tempo e dal temuto stress.
Il tutto – magari – con l’ausilio non di macchine ma mezzi fisici (piedi) o con i mezzi pubblici.

Ma andiamo piu nello specifico.

Parliamo dell’Albero. Negli ultimi anni oltre 3,5 milioni di abeti veri sono stati acquistati per essere addobbati. Il suggerimento è di addobbare le piante che abbiamo già in casa oppure di acquistare qualche sempreverde come il ginepro, il corbezzolo, l’arancio o il limone. Se proprio vogliamo un abete scegliamone uno coltivato da un produttore locale. Da decorare utilizzando materiali di recupero (legno, vetro, stampelle, etc.).

Luci. Le lampade a led illuminano bene, durano fino a 30 volte di più e consumano fino all’80% in meno di quelle a incandescenza. Sono dunque ideali dunque per un Natale sostenibile.
Sono anche più sicure poiché generano poco calore minimizzando il rischio di incendi dovuti al surriscaldamento delle decorazioni natalizie.

Food. Occhio alle specie ittiche che mettiamo in tavola! L’anguilla, ad esempio, è classificata come specie a rischio nella Lista Rossa (pericolo critico) internazionale. Evitiamo di comperare datteri di mare, la cui pesca è vietata, mentre il caviale deve essere certificato con il marchio che identifica la pesca sostenibile: MSC (Marine Stewardship Council). Evitiamo aragoste, astici e granchi, cucinati con metodi che causano grande sofferenza agli animali. Così come è bene non mettere in tavola il paté di fegato d’oca.

Natale è generosità, abbondanza ma non spreco. Riduciamo al massimo lo spreco alimentare e non solo (pensiamo ad esempio alla carta usate per confezionare regali e piccoli pensieri).

E infine regaliamo bellezza e pensieri utili. Regaliamo cio che pensiamo possa far bene!
In farmacia abbiamo tante idee e per questo, come ogni giorno, vi aspettiamo in via pontida 2, a Legnano 🙂

 

 

 

12 Dic 2017

DIPENDENZA DALLA TECNOLOGIA

Dipendenza dalla tecnologia.
Abbiamo detto che l’influenza è un malanno di stagione.
Ma ci sono “situazioni” che vanno oltre le stagioni e riguardano i contesti storici. Qualche anno fa non ci sarebbe stato motivo di parlarne. Oggi non è piu cosi.

Parliamo della dipendenza dalla tecnologia.

Ossessione e Patologia

Da una parte c’è la smania irrefrenabile che porta a controllare fino a 70 volte al giorno lo smartphone: a caccia di notifiche, email, messaggi e telefonate. Dall’altra ci sono le vittime e i carnefici del cyberbullismo.

I due fenomeni, la dipendenza e il cyberbullismo, non sono così separati. Il filo conduttore è dato dall’eccessivo ricorso alla tecnologia, alla base tanto del primo quanto del secondo comportamento.

«Impariamo a usare la rete, non a farci usare», ha dichiarato recentemente lo psicoterapeuta Giuseppe Lavenia, vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche e presidente dell’Associazione nazionale dipendenze tecnologiche e cyberbullismo.

Iniziamo a parlare di vere e proprie patologie

Si va dalla nomofobia alla cosiddetta «Fomo»: ovvero la paura di non avere con sé il cellulare, di non poter controllarlo, la paura di essere tagliati fuori da qualcosa. Ci sono anche le sindromi multidimensionali, vale a dire quelle che portano ai giochi di ruolo online con assiduità o a crearsi un’identità virtuale.

Le compulsioni legate al web tengono le persone incollate agli strumenti digitali e questo determina una serie di complicazioni su vari ambiti.
La vita sociale ne risente in modo compromettente.
La salute anche ne risente! Spesso viene alterato il ciclo sonno-veglia, spesso viene compromesso il benessere visivo e possono esserci cambiamenti anche a livello caratteriale.

E’ bene intervenire subito perché risulta assai rischioso il conseguente isolamento sociale: quando si arriva all’alienazione fino a rinchiudersi nella propria stanza rifiutando la scuola/lavoro e ogni contatto reale.

Difficile l’altra problematica connessa: il cyberbullismo.
Tra bullismo e cyberbullismo non c’è una grande differenza. Via reale o virtuale parliamo sempre di violenza, isolamento.
I casi di cronaca sono purtroppo numerosi e ancora poco si fa per una educazione di correzione.

Intervenire subito, alle prime avvisaglie, è fondamentale. Serve per limitare i danni e giungere alla fine di situazioni dannose e nocive.

09 Dic 2017

INFLUENZA: 467MILA ITALIANI A LETTO E IL PICCO ARRIVERA’ A CAPODANNO

Non esiste inverno senza influenza. E con un mese di anticipo rispetto a quanto atteso, la stagione influenzale sembra essere iniziata.

Sono 467mila gli italiani a letto a causa dell’influenza e anche se il virus di quest’anno è meno aggressivo, si stima che colpirà un numero maggiore di persone.

Il picco è previsto durante le feste natalizie e precisamente, secondo gli epidemiologi, proprio verso Capodanno.

Di questo e non solo si è discusso anche durante il Congresso Nazionale della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie. Da qui il caloroso invito a vaccinarsi.
La buona notizia è che, stando ai medici, in molti dei loro ambulatori le scorte vaccinali si sono esaurite nel giro di pochissimi giorni. Potrebbe essere questa una prima dimostrazione di una ritrovata e rinnovata fiducia dei cittadini verso questi importantissimi presidi sanitari salvavita, dopo anni di diffidenza.

Ricordiamo che c’è ancora un po’ di tempo per provvedere al vaccino e che questa pratica risulta indispensabile soprattutto per bambini e anziani.
L’influenza è una fedele compagna di stagione ma, in presenza di situazioni fisiche e/o patologiche, può recare seri problemi.

Ma non solo. Prima che l’influenza arrivi ci sono tante altre possibilità di prevenzione e noi vi abbiamo dato, dal blog alla realtà – diverse indicazioni.

 

Ci vediamo in farmacia 🙂

05 Dic 2017

L’ALLENAMENTO VALE ANCHE PER L’INTELLIGENZA?

Parliamo spesso di allenamento e potenziamento. Ma è possibile impegnarsi anche per aumentare l’intelligenza?Attenzione: non è una domanda ironica 🙂
E la risposta vuole essere il piu possibile attendibile.

Aumentare l’intelligenza è sempre possibile.
Nonostante sia vero che nasciamo con un bagaglio genetico che ci rende inclini a essere più o meno intelligenti, è anche vero che il cervello è un organo dotato di grande plasticità. Questo significa che cambia, che si modifica in funzione delle esperienze.

Sono tantissime le definizioni e interpretazioni del concetto intelligenza. Per alcuni, si tratta della capacità di apprendimento. Per altri è l’abilità nell’applicare le conoscenze.

Forse la definizione più universale è nel concepire l’intelligenza come la capacità di trovare nuove soluzioni a vecchi problemi. L’intelligenza risiederebbe dunque nalla capacità di flessibilità, resilienza.

D’altra parte, diversi modelli sostengono che l’intelligenza, invece che unica, debba essere intesa come un insieme di intelligenze: intelligenza emotiva, intelligenza sociale, intelligenza logica, ecc..

Ma oltre le definizioni l’intelligenza non è mai solo applicabile all’ambito professionale. E, in un modo o nell’altro, essere più intelligenti ci aiuta anche a essere più felici, perché ci rende maggiormente capaci di uscire da situazioni difficili.
Vale dunque la pena di lavorare per aumentare l’intelligenza e a tale scopo abbiamo cercato di indicare 6 trucchi ingegnosi.

  1. La meditazione
    La meditazione aiuta ad aumentare l’intelligenza perchè ci rende più vigili e consapevoli.
    La meditazione ci rende migliori osservatori per quanto concerne ciò che accade fuori e dentro di noi. Non si tratta di una semplice considerazione, ma di una conclusione supportata da numerosi studi. In diversi esperimenti, monitorati mediante le risonanze magnetiche, è stato evidenziato che il cervello funziona meglio dopo una sessione di meditazione.
    Non dimentichiamo che non esiste nemico peggiore dello stress per il funzionamento cerebrale. In presenza di questo stato si secerne il cortisolo, un ormone che compromette la concentrazione e la memoria. La meditazione riduce dunque lo stress. Sia chiaro: non serve diventare dei monaci tibetani, è sufficiente prendere l’abitudine di praticare esercizi di respirazione e rilassamento.
  1. Vivere esperienze nuove
    Tutte le cose nuove rappresentano uno stimolo per la nostra l’intelligenza. La novità crea nuove connessioni nel cervello e questo succede perché si deve mettere in atto un processo del pensiero per assorbire nuove informazioni, comprenderle e incorporarle a ciò che sappiamo già.
    Uno sport nuovo, un viaggio, una visita in un posto che non conosciamo, la lettura di un nuovo libro o qualsiasi altra esperienza che non sia frequente è una grande fonte di alimentazione per la nostra intelligenza. Restare nella nostra zona di comfort rende la nostra mente sempre più pigra.
  1. Fare attività fisica e mentale con regolarità
    L’attività fisica ossigena il cervello e ne migliora il funzionamento. È anche un modo per ridurre lo stress e ripristinare l’igiene mentale. La mente e il corpo sono sempre connessi fra loro. Un corpo sano è la condizione essenziale per avere una mente sana, nelle condizioni di migliorare le proprie abilità.
  1. Accettare e creare nuove sfide
    Ok le abitudine, ma il “nuovo” non è affascinante solo per una questione concettuale. E’ stimolante e ci scatena nuove energie, sia fiche che mentali. Cerchiamo da soli il percorso da compiere per arrivare a un risultato. Questo ci renderà più creativi e intelligenti. Oltre ad aumentare la sicurezza in noi stessi.
  1. Rapportarsi a qualsiasi tipo di persona
    Proprio come è importante fare nuove esperienze, lo è entrare in contatto con diverse persone. Ogni relazione ci impone la sfida di vedere, captare e comprendere il punto di vista altrui e questo consente di aumentare l’intelligenza. È positivo avere amici di diversa età, provenienza, idee, ecc. Se ci relazioniamo solo alle persone che ci somigliano, limitiamo in modo significativo il nostro campo di esperienza e poniamo anche dei limiti alla nostra attività cerebrale.
  1. Riposare a sufficienza e in modo adeguato
    Il riposo è importante tanto quanto il lavoro. Gli sportivi a livello agonistico lo sanno bene, dato che lavorano raggiungendo livelli di stanchezza molto alti.
    Il cervello, a sua volta, ha bisogno di alcune per funzionare in maniera adeguata. In mancanza di riposo, il cervello sarà intorpidito, funzionerà in modo più lento e con un’abilità molto ridotta.
    Nel riposo sono inclusi tre aspetti: le pause attive durante il lavoro, il tempo dedicato al sonno e il tempo dedicato al divertimento. Tutte queste dimensioni hanno una grande importanza.
    Le pause attive sono un mezzo di protezione quotidiana per evitare l’intorpidimento cerebrale.
    Il sonno è fondamentale affinché il cervello possa processare l’informazione che ha assorbito.
    E il tempo dedicato al divertimento è assolutamente necessario per mantenere un buon funzionamento cerebrale a lungo termine.