La Farmacia dello Sport – Legnano
18 Feb 2020

Benefici per pelle, ossa e tutto l’organismo con il collagene

Con il termine collagene vengono denominate una serie di proteine che dal punto di vista quantitativo rappresentano la quota maggiormente rappresentate nell’organismo umano, a cui spesso non viene data la giusta attenzione.

In che senso le proteine del collagene rappresentano la quota maggiormente nell’organismo umano?

Perché oltre a rappresentare mediamente circa il 6% del peso corporeo e il 25% della massa proteica totale, il collagene in pratica esercita tutti i ruoli che nell’organismo richiedono una tenuta di natura “meccanica”, a supporto di qualsiasi tessuto sia chiamato a fronteggiare stimoli di questa natura, da quello dell’epidermide a quello osseo. In pratica come l’acciaio costituisce la componente di tenuta elastica di una colonna di cemento, il collagene ricopre una funzione praticamente equivalente nell’organismo umano. Quindi l’ottimizzazione di diverse funzioni dalla tenuta dell’osso a quella della cute si trova a dover fare i conti con il collagene.

Questo in pratica cosa significa?

Che fin troppo spesso nel pensare a un aiuto di carattere nutraceutico, prima di ricercare un supporto, protettivo, antiossidante o farmacologico, il primo aspetto da considerare dovrebbe essere quello di ottimizzare nell’organismo la sintesi di collagene.

Come è possibile ottimizzare la sintesi di collagene?

In due distinte maniera, che funzionano particolarmente bene quando vengono abbinate insieme:

  • Fornire all’organismo adeguati quantitativi delle sostanze che intervengono nella sintesi di collagene;
  • Creare nell’organismo una condizione che stimoli la sintesi di collagene.

Il primo aspetto può essere ottenuto da un lato attraverso un adeguato apporto di vitamina C, fondamentale per la sintesi di collagene e di vitamine del gruppo B, che ottimizzando il metabolismo in pratica di tutte le tipologie di cellule presenti nell’organismo, possano fornire un supporto funzionale alla produzione.

A questo punto mancano i “mattoni” utilizzati dall’organismo per la sintesi di collagene, e dove trovarli se non direttamente da un collagene di origine alimentare?

Esiste però una condizione molto importante da rispettare: i “mattoni” ottenuti dal collagene alimentare devono essere in grado di fornire all’organismo lo stimolo alla sintesi. Questo si ottiene in maniera specifica attraverso un processo enzimatico definito idrolisi biologica.

In cosa consiste l’idrolisi biologica che stimolano l’assorbimento del collagene?

In un processo che porti alla digestione del collagene da parte di proteine “specializzate” (gli enzimi) che permettono di ottenere specifici “mattoni” o peptidi, in grado di essere prima ancora che utilizzati, riconosciuti, dalle cellule che daranno il via nell’organismo al processo di produzione.

Questo permette di ottenere con una sola materia prima un duplice obiettivo: quello di fornire lo stimolo contemporaneamente al materiale di costruzione. Generalmente per questo tipo di applicazione una delle materie prime maggiormente studiate è il collagene di origine marina, sottoposto a processo di idrolisi biologica.

I prodotti che permettono un risultato migliore sono in genere molto concentrati e vengono consumati in dosaggi dai 2000 ai 5000 mg.

L’abbinamento sinergico a vitamine (in particolare alla vitamina C), minerali e sostanze antiossidanti, può favorire ulteriormente il raggiungimento di un miglior risultato in tempistiche inferiori, progettando una soluzione che permetta di ottimizzare tutti gli aspetti che intervengono nella sintesi di collagene, costituendo una soluzione di estremo interesse per la salute dell’epidermide.

Quali vitamine, minerali e altre sostanze possono rivelarsi particolarmente utili se consumate sinergicamente al collagene?

Si dimostra sicuramente fondamentale, come accennato l’apporto di vitamina C, sostanza essenziale per supportare una sintesi di collagene efficiente ed efficace.

Utilizzando due diverse fonti di vitamina C, una di sintesi e una di origine vegetale ottenuta dall’Acerola, è possibile sfruttare sia l’alta concentrazione di sostanza che tutti i benefici derivanti dalla presenza di un fitocomplesso di origine vegetale.

In questo contesto si rivela ulteriormente utile la presenza di Zinco, micronutriente basilare per supportare la sintesi proteica (e quindi anche quella di collagene) e il mantenimento di una cute sana e funzionale.

Completa il quadro la presenza di Resveratrolo dalle funzioni antiossidanti e protettive ma soprattutto l’Acido ialuronico, in grado di favorire funzionalmente l’idratazione dei tessuti, utile a sostenerne il tono – trofismo della cute.

E quindi, quando è consigliato assumere il collagene?

Questo si rivela fondamentale per tutte quelle applicazioni che vedono l’epidermide al centro dell’attenzione come i trattamenti anti-age, la gestione di un programma di perdita del peso corporeo e il supporto delle aree costantemente esposte, per necessità lavorative o ludiche, a fattori ambientali sfavorevoli, costituendo un valido supporto alla salute e alla bellezza della cute in tutte le condizioni.

articolo tratto da www.nutrifarma.it

12 Feb 2020

Evodextrin – L’evoluzione dei carboidrati

Evodextrin, l’evoluzione dei carboidrati per ottimizzare la gestione energetica della performance. Vediamo come.

Ottimizzare ogni aspetto della performance sportiva è un preciso obiettivo di ogni atleta, questo include anche l’ottimizzazione della fornitura di energia spendibile in maniera graduale ed equilibrata nel corso dell’ attività. Nel corso degli anni sono state proposte diverse soluzioni, dall’utilizzo di microdosi di zuccheri semplici di veloce utilizzo a intervalli piuttosto ridotti, a quello di un utilizzo “preventivo” di sostanze ad assorbimento più lento, spendibili in tempistiche medio lunghe. Entrambe le strategie mostrano effetti positivi e potenziali limiti, che se studiati opportunamente, possono permette la realizzazione di una miscela di carboidrati progettata con l’intento di sfruttare pienamente le potenzialità di ogni fonte energetica minimizzandone le criticità. Questo è il razionale in base al quale è stato portato avanti lo sviluppo di Evodextrin: realizzare una miscela di carboidrati che possano fornire energia in maniera sequenziale, dimostrandosi da un lato in grado di agire velocemente e dall’altro fornendo energia per un periodo di tempo prolungato.

Quali sono i caboidraticontenuti in Evodextrine e come agiscono?

Fruttosio 1-6 difosfato

Zucchero fosforilato (per questo fosfato) di pronto utilizzo, direttamente impiegabile dall’organismo per l’immediata produzione di energia. Dato che praticamente tutti gli zuccheri per poter essere impiegati dall’organismo devono essere fosforilati, utilizzando il Fruttosio 1-6 difosfato è possibile saltare un passaggio velocizzandone al massimo l’utilizzo, rendendolo l’ideale per erogazione di notevole potenza nel brevissimo periodo.

Inoltre questo zucchero facilità l’assunzione cellulare di potassio e dei fosfati fondamentali alla successiva ulteriore produzione di energia.

Destrosio

Zucchero rapido per eccellenza, viene assorbito e convertito nella forma di pronto utilizzo in tempiste estremamente brevi, seconde solamente a quelle del Fruttosio 1-6 difosfato, protraendo ulteriormente la fornitura di energia.

Fruttosio

Zucchero molto interessante in quanto utilizzabile entro certi limiti sia dalla muscolatura che dal fegato indipendentemente dallo stimolo insulinico. Richiede generalmente per essere impiegato tempistiche leggermente superiori a quelle del destrosio, ma nella fascia temporale in cui la loro azione si sovrappone, diviene particolarmente interessante perché potendo sfruttare diversi canali di assorbimento permette una fornitura di energia quantitativamente superiore.

Matodestrine DE6-DE19

Utilizzate con la stessa logica per fornire energia in maniera sia sequenziale sia parallela al fruttosio. Parallela nelle fasi di azione medio-terminali del fruttosio, dove sfruttando altri canali di assorbimento rendono possibile di mantenere elevato l’assorbimento di nutrienti, sequenziale perché considerate le dinamiche di assorbimento, metabolismo e utilizzo in gioco per un completo utilizzo delle maltodestrine sono richieste tempistiche decisamente prolungate. L’utilizzo di maltodestrinea due diversi livelli di destrosio equivalenza (DE) permette di massimizzare e sfruttare contemporaneamente le caratteristiche di una maltodestrina rapida e di una più lenta.

Ciclodestine

Innovative molecole dal comportamento molto particolare. Da un lato si dimostrano estremamente solubili e rapidamente assorbibili, facilitando tra l’altro lo svuotamento gastrico e velocizzando di conseguenza l’assorbimento intestinale. Dall’altro dopo esser state rapidamente assorbite vengono metabolizzate con una tempistica medio-lenta, permettendo una fornitura di energia che inizia in maniera medio-rapida e continua anche oltre quanto generalmente ottenibile con molte maltodestrine. Le ciclodestrine costituiscono quindi in Evodextrin una sorta di elemento base in grado di fornire energia con le dinamiche appena descritte che viene ulteriormente ottimizzato dall’azione sequenziale e solo parzialmente sovrapposta degli altri zuccheri. La scelta di questa complessità formulativa permette inoltre di mantenere costantemente alta la capacità di assorbimento dell’organismo, evitando di saturarne le vie condivise.

Ma c’è qualche altra sostanza in grado di ottimizzare ulteriormente l’azione di questa complessa miscela di carboidrati? Si: la betaina.

La betaina è una sostanza estratta dalla comune bietola che mostra effetti molto interessanti per la performance. La betaina si dimostra infatti in grado di agire favorendo l’idratazione cellulare con un netto incremento dell’ingresso di acqua a cui segue un maggior ingresso di nutrienti ed elettroliti. Questo supporta la performance con un doppio meccanismo d’azione, favorendo una migliore idratazione cellulare e contribuendo sinergicamente ad un migliore ingresso, e di conseguenza utilizzo, dei nutrienti. Proprio quest’ultimo effetto completa la logica di progettazione e di realizzazione di Evodextrin costituendo un’ottimizzazione funzionale all’assorbimento e utilizzo delle diverse tipologie di carboidrati forniti. La letteratura scientifica conferma come l’utilizzo di betaina sia correlato a un significativo miglioramento della performance aerobica, della potenza erogata e della percezione della fatica.

Evodextrin costituisce, una miscela funzionale progettata per ottimizzare nei dettagli la fornitura di energia, funzionalmente a supporto della performance, particolarmente spendibile soprattutto per gli atleti evoluti, dove può fare la differenza.

 

articolo tratto da www.keforma.it

04 Feb 2020

NOENE

NOENE ® sono dei plantari ad alta tecnologia, fabbricati con un rivoluzionario materiale capace di assorbire e quindi disperdere le onde d’urto che si producono a ogni passo o a ogni salto.

Il loro uso regolare, sia nella pratica sportiva che nella vita quotidiana e nell’attività lavorativa, protegge le tue articolazioni, evitando in questo modo possibili lesioni.

CHE COS’E’ NOENE

SHOCK ABSORBING TECHNOLOGY UNICA AL MONDO

Il materiale Noene® è un elastomero che, per la sua speciale struttura esterna e disposizione, presenta caratteristiche particolari e molto differenti dagli elastomeri tradizionali. La sua principale proprietà è la viscoelasticità che gli conferisce un’elevata capacità di ammortizzazione e dispersione delle vibrazioni negative, unica al mondo. Noene®, infatti, arriva ad assorbire e disperdere fino al 98,8% delle vibrazioni negative già a partire da un 1 mm di spessore.

Due caratteristiche primarie caratterizzano Noene®:

ELASTICITÀ: l’elasticità permette di assorbire l’energia

AMMORTIZZAZIONE: l’ammortizzazione permette di disperdere l’energia assorbita

La tecnologia Noene® fu creata più di 25 anni fa per l’industria pesante, interessata a contenere gli effetti delle vibrazioni prodotte dai macchinari pesanti. L’elastomero Noene® a blocchi è stato utilizzato anche in alcune vetture da corsa e treni ad alta velocità. È stato impiegato persino nella stazione metropolitana di Milano, per assorbire le vibrazioni che potevano danneggiare la struttura del Duomo.

Successivamente, vi fu la grande intuizione del suo inventore che ne intravide le enormi potenzialità per la salute e il benessere delle persone nel contesto quotidiano. Fu così che presero forma le solette e i plantari antishock Noene®, primi di una lunga serie di applicazioni del materiale, realizzati per offrire una protezione articolare high-tech in qualunque momento della giornata.

PROPRIETA’ DI ASSORBIMENTO E BENEFICI

Da prove effettuate secondo le richieste delle norme ISO 8307/2007, è stato dimostrato che l’onda di shock provocata dall’impatto piede-suolo si disperde nel materiale Noene® in una percentuale tra il 94% ed il 99% e, quindi, non colpisce il tallone!

Nessun altro materiale riesce ad ottenere dei risultati simili anche se è 2 volte più spesso!

Uno studio clinico pubblicato dalla rivista “Kinè Actualitè”, effettuato dal Dr. JP de Mondenard, ha misurato e comparato le capacità di ammortizzamento e assorbimento degli impatti derivanti dallo shock durante l’attività sportiva. Ne risulta che il materiale Noene® di 2 mm di spessore possiede la più alta capacità d’ammortizzazione e assorbimento delle vibrazioni, con un livello del 98,8%!

La pubblicazione riassume così le qualità di Noene©:

Prevenzione delle infiammazioni grazie all’ammortizzamento delle onde di shock

Miglioramento delle performance

Numerosi test e studi clinici dimostrano l’efficacia di Noene© nell’assorbire quasi integralmente le onde di shock, riconoscendo i suoi effetti benefici sull’apparato locomotore del corpo umano.

PROTEGGI LE TUE ARTICOLAZIONI CON LA RIVOLUZIONARIA TECNOLOGIA NOENE®

TECNOLOGIA SVIZZERA

INNOVAZIONE PROVATA E AFFIDABILITÀ

Prodotto in Svizzera, il materiale Noene® è realizzato in condizioni di lavoro etiche e rispettando rigidi criteri di qualità in conformità alla normativa ISO 9001 e alla normativa ISO 14001 per un maggior rispetto dell’ambiente.

Consulta gli studi scientifici condotti sul materiale Noene®.

INFINITE APPLICAZIONI

ASSORBE GLI SHOCK IN QUALUNQUE SITUAZIONE

Non ci sono limiti alle applicazioni della tecnologia Noene®. Il suo utilizzo, infatti, è indicato in qualunque situazione le vibrazioni negative siano un fattore di danno per il corpo umano (es. manubrio della bicicletta, protezioni per gli sport di contatto, ecc…).

NOENE® LAB – Sia direttamente che attraverso collaborazioni selezionate, gli esperti Noene® sono alla costante ricerca di nuovi usi del materiale Noene®, allo scopo di sfruttare a pieno le sue potenzialità. Per questo, è stata realizzata la sigla NOENE® INSIDE per indicare le aziende che hanno scelto di migliorare le performance dei propri prodotti utilizzando il nostro materiale.

https://www.noene-italia.com/

28 Gen 2020

I TERMOGENICI

termogenici rappresentano un importante strumento nutraceutico utilizzato per supportare programmi dietetici e di attività fisica, volti al controllo del peso.

Nel corso degli anni, sono stati proposti diversi prodotti termogenici sia sotto forma di monocomponenti sia di pluricomponenti, nell’intento di favorire il consumo energetico attingendo in prevalenza, con diversi meccanismi fisiologici, agli accumuli di tessuto adiposo in eccesso.

Tra gli strumenti nutraceutici utilizzati, alcuni si mostrano particolarmente interessanti, costituendo una sorta di “evergreen” capaci di resistere alla prova degli anni, confermando storicamente un buon profilo di efficacia unito a una soddisfacente sicurezza di impiego.

Quali sono i termogenici?

La caffeina

La caffeina rappresenta senza ombra di dubbio la capostipite tra gli strumenti nutraceutici termogenici, chimicamente è un alcaloide contenuto nelle foglie e nei semi di diverse tipologie di piante tra cui principalmente caffè, cacao, tè, cola, guaranà, mate e ovviamente nei prodotti da essi derivati.

Il principale motivo alla base del suo impiego è da ricercarsi nelle sua interessanti capacità stimolanti a livello del sistema nervoso, in particolare nella sua componente ortosimpatica dove causa un incremento nei livelli attivi di adrenalina e noradrenalina.

La caffeina inoltre si dimostra particolarmente efficace nell’agire come inibitore delle fosfodiesterasi, prolungando gli effetti derivanti dall’azione dell’adenosin monofosfato ciclico (cAMP) che si traducono in un incrementato consumo e mobilizzazione di lipidi.

L’arancio amaro

L’arancio amaro rappresenta un ulteriore interessantissimo strumento nutraceutico in ambito metabolico, prevalentemente per il suo tenore in sinefrina, una sostanza in grado di stimolare i recettori bersaglio dell’adrenalina (adrenergici) tra cui in particolare i recettori β 3, che si rinvengono in prevalenza a livello del tessuto adiposo bruno, dove i grassi possono essere utilizzati preferenzialmente con la finalità di produrre calore.

Il peperoncino

Con finalità simili viene proposto l’utilizzo di estratto di peperoncino, particolarmente utile nella ricerca di un effetto termogenico per la sua presenza in capsaicina, sostanza responsabile da un lato della “piccantezza” della spezia e dall’altro capace di attivare, come la sinefrina i recettori β 3adrenergici, favorendo quindi l’utilizzo di grassi per la produzione di calore.

La capsaicina

La capsaicina mostra inoltre interessanti capacità nel modulare l’appetito, favorendo in seguito all’assunzione il senso di sazietà, mostrandosi quindi nel complesso utile sia nel favorire un maggior dispendio energetico.

Il cacao

Ultimo ma non per questo meno importante si rivela il cacao, in prevalenza grazie al suo contenuto in teobromina, un alcaloide (presente in quantitativi minimali anche in diverse tipologie di tè) che mostra buone capacità di stimolo del sistema nervoso centrale in particolare favorendone l’attività delle connessioni sinaptiche, che ne permettono una coordinata attività.

La teobromina inoltre si mostra una sostanza termogenica ulteriormente funzionale grazie alla capacità di esercitare un’azione vasodilatatrice unita a un moderato effetto diuretico.

Utilizzati in maniera singola questi componenti nutraceutici dall’effetto termogenico si rivelano piuttosto interessanti ma è in sinergia che possono dare veramente il meglio completando l’uno l’azione dell’altro nel supporto funzionale di piani di allenamento e indirizzi alimentari volti alla riduzione del grasso in eccesso con un vero e proprio approccio metabolico “a tutto tondo”. Intervenendo su meccanismi che possano favorire tutti quei processi, possono essere utilmente sfruttati per favorire il consumo del tanto indesiderato grasso in eccesso.

articolo tratto da www.keforma.com

14 Gen 2020

Cranberry ed infezione alle vie urinarie

Il cranberry o mirtillo rosso, è un frutto commestibile di cui estratto viene utilizzato come integratore alimentare, da assumere per via orale sotto forma di succo o capsule.

Si tratta di un piccolo arbusto di origine nordamericana che produce un frutto rosso dal sapore acido il quale, grazie alla sua efficacia antibatterica, veniva già utilizzato dagli indiani per curare ferite, infezioni urinarie e lo scorbuto.

Quali sono i benefici del mirtillo rosso o cranberry?

Vediamo assieme quali benefici può avere il mirtillo rosso sulle vie urinarie:

  • prevenie la comparsa di infezioni delle basse vie urinarie che provocano dolore e fastidio durante la minzione, riducendo l’adesività alle pareti della vescica dei batteri del tipo Escherichia Coli che provoca la quasi totalità delle infezioni urinarie, come la cistite;
  • aiuta a prevenire le recidive: la cistite infatti si può manifestare anche per 3 volte nell’arco di un anno;
  • è efficace contro la fragilità capillare grazie alla presenza della mirtillina che combatte anche l’affaticamento della vista
  • efficace anche per la cura di infezioni da funghi (micosi);
  • è in grado di attenuare gli inestetismi della pelle causati dalla couperose;
  • riduce il rischio di problemi al sistema circolatorio, proteggendo la salute del cuore;
  • le fibre contenute nel mirtillo rosso favoriscono la digestione e la regolarità intestinale;
  • aiuta a rinforzare il sistema immunitario proteggendo l’organismo da influenza e raffreddore;
  • ricco di vitamina C potente antiossidante che riduce gli effetti dannosi dei radicali liberi;
  • gli acidi del succo di mirtillo mantengono sano lo smalto dei denti inoltre le proantocianidine agiscono sui batteri aiutando a prevenire la carie;
  • in gravidanza, grazie alla vitamina C ed E, aiuta a prevenire la gestosi (o pre-eclampsia) che si verifica con innalzamento della pressione del sangue causando danni alla mamma o al bambino.

Come assumer il mirtillo rosso

È consigliabile assumere il succo di mirtillo rosso o degli integratori a base di questo benefico frutto per prevenire la cistite.

È ottimo per prepara marmellate, dolci, infusi. Perfetto anche al mattino nello yogurt e nei cereali ma anche per preparare piatti a base di carne bianca.

Contrindicazioni

Il cranberry è considerato ottimo per la prevenzione della cistite, però va segnalata la possibile interazione con il warfarin (Coumadin®), un anticoagulante abbastanza diffuso da persone in età avanzata.

Si consiglia sempre di consultare un medico prima di assumere qualsiasi integratore alimentare.

articolo tratto da www.nutrifarma.it