DIPENDENZA DALLA TECNOLOGIA

Dipendenza dalla tecnologia.
Abbiamo detto che l’influenza è un malanno di stagione.
Ma ci sono “situazioni” che vanno oltre le stagioni e riguardano i contesti storici. Qualche anno fa non ci sarebbe stato motivo di parlarne. Oggi non è piu cosi.

Parliamo della dipendenza dalla tecnologia.

Ossessione e Patologia

Da una parte c’è la smania irrefrenabile che porta a controllare fino a 70 volte al giorno lo smartphone: a caccia di notifiche, email, messaggi e telefonate. Dall’altra ci sono le vittime e i carnefici del cyberbullismo.

I due fenomeni, la dipendenza e il cyberbullismo, non sono così separati. Il filo conduttore è dato dall’eccessivo ricorso alla tecnologia, alla base tanto del primo quanto del secondo comportamento.

«Impariamo a usare la rete, non a farci usare», ha dichiarato recentemente lo psicoterapeuta Giuseppe Lavenia, vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche e presidente dell’Associazione nazionale dipendenze tecnologiche e cyberbullismo.

Iniziamo a parlare di vere e proprie patologie

Si va dalla nomofobia alla cosiddetta «Fomo»: ovvero la paura di non avere con sé il cellulare, di non poter controllarlo, la paura di essere tagliati fuori da qualcosa. Ci sono anche le sindromi multidimensionali, vale a dire quelle che portano ai giochi di ruolo online con assiduità o a crearsi un’identità virtuale.

Le compulsioni legate al web tengono le persone incollate agli strumenti digitali e questo determina una serie di complicazioni su vari ambiti.
La vita sociale ne risente in modo compromettente.
La salute anche ne risente! Spesso viene alterato il ciclo sonno-veglia, spesso viene compromesso il benessere visivo e possono esserci cambiamenti anche a livello caratteriale.

E’ bene intervenire subito perché risulta assai rischioso il conseguente isolamento sociale: quando si arriva all’alienazione fino a rinchiudersi nella propria stanza rifiutando la scuola/lavoro e ogni contatto reale.

Difficile l’altra problematica connessa: il cyberbullismo.
Tra bullismo e cyberbullismo non c’è una grande differenza. Via reale o virtuale parliamo sempre di violenza, isolamento.
I casi di cronaca sono purtroppo numerosi e ancora poco si fa per una educazione di correzione.

Intervenire subito, alle prime avvisaglie, è fondamentale. Serve per limitare i danni e giungere alla fine di situazioni dannose e nocive.