Posto un obiettivo può succedere, nella quotidianità, di trovarsi difronte ad alcune scelte non propriamente razionalmente previste. Scelte che ci portano a fare qualcosa anche quando sappiamo che è meglio fare altro.

Facciamo un esempio. Quante volte decidiamo di voler perdere qualche chilo di troppo e poi a pranzo non sappiamo quale cibo scegliere, oppure quando siamo in ufficio e optiamo per l’ascensore anziché fare le scale.

La nostra scelta dipende da ciò che chiamiamo forza di volontà, che ha un’enorme influenza sulla nostra salute e sul nostro rendimento (lavorativo, scolastico o sportivo).

Vediamo allora di darci dei paletti e semplici regole in grado di potenziare la nostra autodisciplina.

Il ruolo della volontà

L’autocontrollo determina se studiamo o ci svaghiamo, se ci concentriamo sul lavoro o rimandiamo le scadenze. La mancanza di autocontrollo è a volte sintomo di una serie di disturbi più seri tra cui depressione, disturbo ossessivo-compulsivo e il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. La parte del cervello responsabile di questo aspetto, la corteccia prefrontale, si trova direttamente dietro alla fronte. La corteccia prefrontale ci permette di pianificare, prestare attenzione e regolare le nostre emozioni e i nostri corpi, generalmente evitando di farci fare azioni di cui ci pentiremmo. In altre parole, ci permette di resistere ai nostri impulsi immediati e di reindirizzarli.

I compiti più gravosi vanno fatti la mattina

Quando il giorno volge al termine, la disciplina si esaurisce. La scelta dell’orario giusto perciò è importante, ma attenzione: se siete dei “gufi” è probabile troviate troppo gravoso “far bene” nelle prime ore della giornata. Provate in questo caso a svolgere i compiti nel pomeriggio inoltrato.

Lontano dalle «tentazioni»

Il modo migliore per resistere a una tentazione-distrazione è semplicemente quello di rimuoverla. Ci sono trucchi relativi al cibo (non comprare determinate cose o metterle negli scaffali ai piani alti) e ad altre “manie” (come guardare compulsivamente il telefono a cena) che vale la pena di mettere in pratica: agevoliamoci il compito. Allontaniamo le tentazioni e non aspettiamoci troppo da noi stessi quando siamo stanchi, stressati o affamati.

Monitorate i progressi

Che si parli disport o di alimentazione tenere un diario o acquistare un dispositivo che lo faccia per noi (come un orologio che monitora il movimento) aiuta molto: infatti osservare, prendere nota e soffermarsi su ciò che facciamo cambierà il risultato delle azioni.

Parcellizzate il tempo a disposizione

Questa è una strategia che si usa nel trattamento comportamentale per il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. Quando bisogna fare molte cose potete impostare un timer che suoni ogni 3 o 5 minuti. Il tempo così non passerà inosservato e tra l’altro vi accorgerete di quante cose si possono fare in soli cinque minuti. Di più, se sarete in ritardo lo sarete solo di cinque minuti alla volta e potrete facilmente recuperare.

Bisogna anche lasciarsi andare

Se siete dei perfezionisti instancabili o persone che fanno sempre tutto al 110%, seguite qualche volta i vostri impulsi, anche se inopportuni nei tempi e nei modi. Permettetevelo. Anche perché una tentazione è più attraente quando diventa irraggiungibile, se invece ogni tanto ci permettiamo di “sgarrare”, l’oggetto del desiderio perderà un po’ della sua attrattiva.