La Farmacia dello Sport – Legnano
11 Lug 2017

OTTO MOTIVI PER VIAGGIARE

Secondo la psicologia del viaggiatore abbiamo ben otto motivazioni di base che inducono il viaggiatore di turno a muoversi da casa verso la destinazione prescelta.

Motivazioni diverse che variamente combinate determinano la ragione del viaggio e la stessa meta.

 

Andiamo per ordine e analizziamo gli otto elementi individuati:

 

1.Ragioni soggettive: sono motivazioni legate al vissuto della persona e ai suoi bisogni estemporanei. Si viaggia per rilassarsi, concentrarsi su se stessi, riposarsi.

2.Ragioni interpersonali: conoscere nuove persone, trovare un partner, rafforzare legami di amicizia preesistenti.

3.Motivazioni di “fuga”: abbandono di situazioni complesse da gestire, allontanamento da relazioni difficili o in crisi, fuga dal quotidiano.

4.Motivazioni fisiologiche: ricerca del benessere fisico.

5.Ragioni ambientali: vedere posti incontaminati, respirare aria pulita.

6.Motivazioni esplorative: soddisfare il bisogno di nuove esperienze;

7.Ragione di status: dimostrare ed esibire le proprie possibilità, fare le stesse esperienze del proprio gruppo sociale di riferimento.

8.Motivazioni culturali: apprendere nuove cose, arricchirsi culturalmente.

 

Motivazioni e ragioni – personali e sociali – che fanno parte di questa branca della psicologia davvero rivelatrice del nostro essere, del nostro vissuto e di quelle credenze e idee inconsce che spesso neanche avvertiamo e/o ascoltiamo.

 

E voi? Quale motivo è più vicino al vostro?

 

 

06 Lug 2017

PERCHÈ ABBIAMO VOGLIA DI PARTIRE?

Giovedì, secondo giorno della settimana in cui ci diamo appuntamento sul blog.

Giovedì e già sentiamo il profumo di weekend tra dottoresse che vanno in ferie, qui da noi in Farmacia, e dottori che restano.

 

Voi siete in partenza o fate parte di quelli già rientrati?

E soprattutto: vi sentite più turisti o più viaggiatori?

 

Si perché esiste una differenza sostanziale tra turisti e viaggiatori. Una branca della psicologia  studia perché molti di noi sentono l’impulso a muoversi da casa e sono davvero tanti gli aspetti della personalità che vengono messi in gioco durante un viaggio.

Partire alla scoperta del mondo o di una nuova città è anche un modo per scoprire (o ritrovare) se stessi.

E’ questa principalmente la psicologia del viaggiatore: andare alla scoperta dell’altro per scoprire se stessi. Questo spinge l’uomo a viaggiare per diletto, a lasciare la propria casa e le proprie sicurezze, seppure per breve tempo, per conoscere luoghi e popoli.

Ma la costruzione identitaria per confronto con l’altro è solo uno dei meccanismi motivazionali legati al turismo, fondamentalmente proprio di chi associa il viaggio all’idea di scoperta.

Secondo alcuni c’è chi si muove cercando di accrescere la propria autostima attraverso l’ammirazione suscitata in chi è rimasto a casa. La stima di sé cresce perché siamo stati capaci di superare prove e disagi, di affrontare l’ignoto, e gli altri, seppur inconsciamente, riconoscono che ce l’abbiamo fatta.

 

Ma perché si parla di psicologia del viaggiatore?

 

Perché ci sono differenze tra un turista e un viaggiatore. Innanzitutto riguardo al soddisfacimento dei bisogni: mentre il primo si accontenta di mettere a tacere quelli primari, il viaggiatore vuole soddisfare anche e soprattutto l’intelletto.

La ricompensa è principalmente mentale, oppure risiede nel superamento dei propri limiti – come accade ad esempio quando si affronta con successo un trekking estremo.

 

I più grandi viaggiatori sono i “sensation seeker”: i cercatori di sensazioni.

Parliamo di persone estremamente curiose, alla ricerca continua di stimoli nuovi ed eccitanti. Sono coloro che ricercano le mete più esotiche, che hanno bisogno di colori ed odori forti per sentirsi veramente “altrove”.

Sono coloro che paradossalmente preferiscono non essere troppo a proprio agio: è la mancanza di comodità a dare al viaggio quel pizzico di avventura e adrenalina che è esattamente ciò che cercano.

Il viaggio perfetto diventa il risultato di un difficile equilibrio tra adrenalina, avventura eccitazione e un pizzico di paura dall’altro.

E perché accade tutto questo?

[Appuntamento a martedì, ci vediamo in farmacia 🙂 ]