Abbiamo parlato di capelli, abbiamo affrontato l’autunno e dato qualche piccolo suggerimento.

Ma oltre al passaggio fisiologico di una stagione possono esserci altre mille e personali sfumature.

Nel caso delle donne ad esempio ci sono gli ormoni che giocano – come sempre – un ruolo fondamentale.

Dopo il parto, durante l’allattamento, in un periodo di stress, quando si interrompe la pillola contraccettiva. Quando l’ovaio ha qualche alterazione o sta per cessare la sua attività, con la menopausa.
Sono tutte occasioni in cui gli ormoni in subbuglio possono creare problemi alla chioma femminile più folta.
Vedi una caduta più abbondante, fino a un diradamento evidente o, nei casi estremi, un’alopecia androgenetica, cioè una perdita legata a un surplus di ormoni maschili.

La prima cosa da fare è risalire alle cause del problema rivolgendosi come sempre a personale qualificato e competente.

Prendiamo ad esempio come riferimento il periodo successivo alla gravidanza durante la quale gli estrogeni avevano reso meravigliosi pelle e capelli. Lo stress del parto, il calo ormonale post-gestazione e, contemporaneamente, l’aumento della prolattina che stimola la produzione di latte materno, creano condizioni decisamente sfavorevoli. In fase di allattamento, perdipiù si perdono anche sali minerali altrettanto preziosi per i capelli.

Anche l’interruzione della pillola contraccettiva, con un conseguente calo degli estrogeni portati dal farmaco, può causare un passeggero squilibrio.

Ma sono fenomeni del tutto transitori. E anche in questi periodi è possibile prevenire l’eccessiva caduta: dopo una consulenza approfondita si può ricorrere a lozioni a base di proteine, in particolare di cheratina, nonché a integratori a base di sostanze come la biotina.

Come sempre accade la consapevolezza rappresenta il primo e fondamentale step per conquistare salute,  benessere e bellezza.