La Farmacia dello Sport – Legnano
13 Gen 2021

Sistema immunitario e Stress

Nel linguaggio comune classifichiamo nella macroscopica definizione di “stress” tutta una serie di fattori che in qualche modo possono esercitare, soprattutto nel lungo periodo, effetti negativi sull’organismo o comunque ridurne in maniera significativa le prestazioni.

Volendolo definire correttamente dovremmo parlare di “sindrome generale di adattamento” (SGA) come definita da Hans Selye nel 1936 o in pratica una situazione di squilibrio che si genera quando le sollecitazioni ricevute dall’organismo superano le risorse che possono essere messe a disposizione per affrontarle.

 

Include generalmente 3 momenti fondamentali:

 

Stadio 1 – Reazione di allarme:

Prevede una prima fase, definita fase di Shock dove l’organismo “rileva” l’agente o lo stimolo stressogeno senza ancora aver modo di elaborare una risposta. Viene seguita da una prima risposta acuta che l’organismo mette in atto precocemente, definita fase antishock, che include tutti quei meccanismi fisici e mentali tipici della reazione di attacco o fuga che permettono il “fronteggiamento (coping)”. Esempio di questa risposta sono l’incremento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, del tono muscolare e in generale dell’attivazione psicofisiologica (arousal) eccetera.

Stadio 2 – Resistenza:

L’organismo tenta di combattere l’affaticamento prolungato impiegando anche le risorse di adattamento dagli effetti ad insorgenza più lenta, ma in grado di causare anche cambiamenti più profondi come ad esempio quelle di natura endocrina, dalla vasta gamma di effetti.

Stadio 3 – Esaurimento o Recupero:

in questa fase viene messo in gioco il risultato finale dell’intero processo. Se lo stimolo stressogeno persiste, in assenza di possibilità di adattamento, si arriva ad un vero e proprio esaurimento delle capacità di risposta con conseguenze negative dal punto di vista fisico e psicologico. Se invece l’organismo riesce a innalzare la soglia nella capacità di risposta si realizza lo scopo ultimo della sindrome di adattamento in grado di sostenere o di risolvere la situazione.

Caratteristica del secondo stadio è la risposta ormonale che implica variazioni nella secrezione di cortisolo, appunto comunemente noto come “ormone dello stress”.

Gli effetti esercitati da questo ormone sono funzionali al supporto energetico, alla modulazione della risposta infiammatoria e di quella immunitaria, favorendo quindi una più efficiente ed efficace capacità di risposta dell’organismo nel breve periodo; questo comporta la capacità di orientare le risorse disponibili in questa direzione.

Questo può significare che anche “partendo” da una condizione non ottimale, quantomeno nel breve periodo, si verifichi un aumento della capacità fronteggiare gli agenti stressogeni.

Se nel breve periodo questo si dimostra utile, prolungando questa situazione la conseguente riduzione della risposta infiammatoria e immunitaria può esporre a un maggior rischio di contrarre malattie infettive o di ritardarne la risoluzione.

Questo rischio può essere ridotto supportando l’organismo con una sufficiente fornitura di macro e micronutrienti, in modo da minimizzare gli effetti derivanti da potenziali carenze.

Oltre ad essere necessari i macronutrienti per un corretto apporto energetico e strutturale, sono necessari anche adeguanti livelli di micronutrienti per consentire all’organismo di utilizzarli in maniera pienamente efficiente ed efficace.

Lo stato nutrizionale si rivela quindi un elemento cruciale per la capacità di un organismo nel far fronte agli eventi stressogeni.

 

Le linee guida fornite dal Prof. Calder, ricercatore del NIHR Southampton Biomedical Research Centre, si rivelano particolarmente interessanti, suggerendo a completamento di un alimentazione corretta, sana e varia, realizzata con alimenti freschi e di stagione, ricchi in macro e micronutrienti, una supplementazione che includa:

Multivitaminico multiminerale: che supporti il 100% del fabbisogno di Vitamine A, B6, B12 E, acido folico, e minerali quali ferro, selenio, magnesio e rame;

Vitamina C: Assunzione di 200 mg/giorno nel soggetto sano e quote comprese tra 1000 e 2000 mg/giorno in soggetti malati (a seconda della situazione con il monitoraggio del curante);

Vitamina D: 2000 UI/giorno pari a 50 mcg/giorno;

Zinco: tra 8-11 mg/giorno;

Omega 3 (EPA+DHA): 250 mg/giorno di EPA+DHA.

 

Fonte bibliografica:

Calder PC, Carr AC, Gombart AF and Eggersdorfer M: Optimal Nutritional Status for a Well-Functioning Immune System Is an Important Factor to Protect against Viral Infections Nutrients 2020, 12(4), 1181; https://doi.org/10.3390/nu12041181

https://www.mdpi.com/2072-6643/12/4/1181

https://www.nutrifarma.it/stress-e-sistema-immunitario

12 Ott 2017

GOBI ULTRA TRAIL: LA VITTORIA DI MARTA PORETTI

Spesso raccontiamo di sport, perche è il nostro lavoro, la nostra passione.

Sempre consigliamo stili di vita sani, improntati al benessere.

Sono diversi gli atleti che seguiamo nella loro fase di preparazione, allenamento e competizione.

Molte volte mostriamo foto, immagini. Orgogliosi di vittorie e traguardi che sono anche nostri.

Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato di Marta Poretti. Abbiamo mostrato immagini e soprattutto gioito per il suo successo.

All’ Ultra Gobi Marta è arrivata PRIMA battendo il RECORD femminile di circa 25 ore!!

L’Ultra Trail Gobi Race è il durissimo trail di 400 km nel deserto dei Gobi.
Non si tratta di un semplice Ultra Trail ma di un estenuante e vero e proprio viaggio lungo 400 km nel deserto dei Gobi, in Cina, a sud del confine con la Mongolia.
Chi partecipa a questa gara deve percorre 400 km a piedi in un’unica tappa, in un tempo massimo di 150 ore, in completa auto-sufficienza e orientamento, dovendosi adattare anche agli incredibili sbalzi termici del deserto: durante il giorno le temperature arrivano intorno ai 30 gradi mentre di notte potrebbero arrivare a -13, con venti fortissimi.
Si è partiti dalla città di Dun Huang e si arriva a Guazhou. Durante il percorso si trovano 36 Check Point dove attingere acqua senza limiti, posizionati a una distanza di 10-15 km fra loro, dove però non ci si può fermare più di un’ora. Inoltre a una distanza che varia dai 35 ai 40 km si trovano le Rest Station dove mangiare, riposare, e fare eventuali controlli medici, per tutto il tempo che si desidera. Oltre all’acqua alle RS si può attingere cibo e materiale tecnico.

Non è una gara per tutti e la nostra Marta Poretti ha trionfato siglando un risultato inedito. E’ suo infatti il record femminile di sempre.

E’ stata un’avventura dove non sono mancate le difficoltà eppure oggi ancora festeggiamo perché si, siamo una piccola parte di questa vittoria. Una vittoria che presto ci faremo raccontare direttamente da Marta 😉