La Farmacia dello Sport – Legnano
25 Mag 2018

ANIMALI: SALUTE IN SICUREZZA

Perché è importante usare prodotti specifici per gli amici a 4 zampe?

 

Per prendersi cura di un animale domestico non bisogna mai tralasciare la loro igiene, specie se i nostri amici a 4 zampe sono lasciati liberi all’aperto. Per garantire la loro salute e la massima pulizia, occorre utilizzare i giusti prodotti per l’igiene, diversi da quelli pensati per uso umano.
Quindi?
Non possiamo usare gli stessi prodotti, per noi e per loro.

Fare il bagnetto al nostro cane o una toeletta al gatto utilizzando uno shampoo neutro, anche delicato o specifico per neonati, è rischioso per il nostro animale domestico. Il ph della loro cute, infatti, è diverso da quello umano, dunque un prodotto non specifico per animali rischia di distruggere il film protettivo e danneggiare il pelo.

Inoltre, umani e animali non hanno la necessità di essere protetti dagli stessi parassiti né vengono attaccati dagIi stessi agenti infettivi, ecco perché per loro occorre usare dei detergenti in grado di prendersi cura della loro pelle e, al tempo stesso, capaci di garantire la giusta protezione e la corretta pulizia. L’unico prodotto non troppo dannoso che possiamo usare in casi d’emergenza è il sapone di Marsiglia, ma solo per pulizie rapidissime e in zone circoscritte. Per i gatti particolarmente spaventati dall’acqua e per una rinfrescata al pelo del nostro cane, possiamo optare anche per uno shampoo secco pensato per animali domestici.

In commercio esistono molti prodotti specifici per i nostri amici a 4 zampe, ma bisogna sempre prestare attenzione all’inci e soprattutto scegliere prodotti certificati. Detergenti low cost o con ingredienti poco chiari potrebbero creare problemi al pelo e alla pelle del nostro animale domestico, da semplici pruriti e arrossamenti fino a vere e proprie reazioni allergiche. Non significa spendere tanto. Non significa disperdere tante energie.
Noi vi aspettiamo in farmacia per una consulenza specifica anche su questo!

 

Buona giornata in compagni degli amici migliori 🙂

 

 

 

 

 

15 Mag 2018

PAROLA D’ORDINE: PREVENZIONE!

Stile di vita sano? Il segreto è nella prevenzione

Lo stile di vita incide molto sul nostro stato di salute. Buone e cattive abitudini concorrono per peggiorare oppure migliorare il nostro invecchiamento. Soprattutto le cattive abitudini. A confermarlo è stato il più grande studio compiuto in Australia sull’invecchiamento.
Un piccolo indizio sui risultati emersi: mai mixare i vizi dannosi!

Le cattive abitudini accelerano l’invecchiamento

Fumare, essere sedentari, consumare spesso alcolici: comportamenti dannosi capaci di peggiorare il nostro stato di salute. Tutto ciò è noto a molti ma pochi sanno quanto mixare queste cattive abitudini possa incidere sull’invecchiamento. Sono causa del progredire delle malattie e talvolta possono anche portare ad una morte prematura.

A confermarlo sono stati i risultati emersi dallo studio effettuato in Australia su un campione di ben 230 mila partecipanti. Oltre alle più conosciute, molte sono le abitudini quotidiane che aumentano il rischio di invecchiamento e morte prematura. Dal dormire più di nove ore a notte alle molte ore passate seduti. La sedentarietà è dannosa, soprattutto quando è prolungata. A confermalo sono stati gli studiosi dichiarando che stare seduti fino a sette ore al giorno può essere letale.  Non solo, se a questa abitudine si unisce il consumo di alcool e il tabagismo, il risultato può essere fatale.

L’unione, in questo caso, non fa la forza ma bensì la toglie. Ma non è mai troppo tardi per correre ai ripari e migliorare il proprio stile di vita.

Prevenire è meglio!

Una minaccia è rappresentata dall’unione di tre dannosi fattori: ore dormite, sigarette fumate e alcool consumato. Quando si convive con queste tre abitudini la probabilità di morte prematura si quadruplica. Per questo la prevenzione assume un ruolo importante, fondamentale per invecchiare al meglio prevenendo danni irreparabili.

Ogni elemento della nostra quotidianità costituisce il puzzle della nostra buona salute. Bisogna tenerne conto, prendendosi cura di noi stessi. Ad esempio, calcolare al meglio le ore dormite per notte potrà essere un inizio, soprattutto se legato allo smettere di fumare. Non solo, diminuendo il consumo di alcoolici ed aumentando le ore di attività fisica, il nostro fisico gioirà subito del cambiamento. I risultati, però, si potranno ammirare nel tempo ed è per questo che bisogna cominciare fin da subito per godersi un invecchiamento migliore.

 

11 Mag 2018

UNO SHAMPOO PER OGNI TIPO DI CAPELLO

Lo shampoo è il primo trattamento essenziale per la salute del cuoio capelluto e la bellezza della chioma.
La sua azione primaria è la pulizia unita all’idratazione ma ogni capello, in base alle sue caratteristiche, richiede un lavaggio diverso.

Ma andiamo per ordine.

Un consiglio valido sempre è di non utilizzare sempre lo stesso shampoo ma di variarlo indirizzandosi su tipologie complementari ma sempre indicate per il tipo di capello. Parliamo di quello che noi definiamo equilibrio delle detergenze. Fondamentale per pulire senza aggredire, nutrendo e dano i giusti e indonei apporti.

La seconda indicazione è di non lavare i capelli troppo spesso. Consiglio fondamentale specialmente se abbiamo i capelli grassi o con forfora. L’ideale in questi casi è lavarli 2-3 volte la settimana senza esagerare con la quantità di shampoo.

In commercio esistono diverse tipologie di shampoo formulati con principi attivi naturali. Si pensi a quelli a base di miele, ortica, arancia, carbone vegetale. Noti e validissimi i benefici relativi.

In generale ricordiamo che lo shampoo deve essere scelto con cura ed in base alle abitudini di ogni persona ed alla tipologia dei capelli.
Ad esempio se si è costretti a lavare i capelli di frequente è meglio scegliere uno shampoo con una formulazione delicata. Per chi, invece, ha i capelli grassi è consigliabile ridurre e/o limitare i lavaggi scegliendo uno shampoo specifico leggermente acido, in grado di ripristinare il normale Ph della cute. Per contrastare la caduta spesso più abbondante in alcuni periodi dell’anno, può essere utile uno shampoo specifico capace di nutrire e idratare a fondo. In caso di forfora è importante mantenere il più possibile le condizioni naturali dei capelli evitando shampoo aggressivi e preferendo prodotti dalla formulazione delicata adatti anche a chi soffre di prurito del cuoio capelluto. I capelli secchi e crespi, infine, vanno nutriti, idratati e fortificati maggiormente.

Insomma … è proprio il caso di dire che uno shampoo non vale l’altro!!

Noi, come sempre, Vi aspettiamo in farmacia per presentarvi la nostra gamma  di shampoo e prodotti complementari in grado di regalare salute e bellezza.

16 Mar 2018

COSA SUCCEDE AL CORPO SE STIAMO SEDUTI 8 ORE AL GIORNO?

Quante ore passiamo seduti? Moltissime.
Non solo in ufficio ma anche le serate passate davanti a televisori e pc, oppure se giochiamo con un videogioco, ci ritroviamo a restar seduti giornate intere. A risentirne è soprattutto la nostra schiena, ma non solo.
Restare seduti per ore è pericoloso? La risposta non è così semplice!

I danni fisici

Stare tante ore seduti non è sempre salutare. Molti sono i danni e le complicazioni che si presentano, sia a livello fisico che mentale e a risentirne maggiormente è la schiena. Solitamente, la schiena ha una forma a S ma da seduti assumiamo una forma a C. Molti tendono ad assumere una posizione innaturale e la tensione si concentra sul bacino e sulla colonna vertebrale, aumentando la pressione sui dischi intervertebrali. Non solo, lo sforzo costante provoca la chiusura delle vertebre cervicali che possono portare a una diminuzione del flusso di sangue al cervello. Anche per questo uno dei rischi maggiori per chi passa tante ore seduto è legato alle malattie cardiovascolari. Sedentarietà e mancato esercizio fisico portano a un indebolimento dei muscoli. Dalle gambe alla schiena, tutto il corpo ne risente delle ore passati seduti. Anche le vene varicose non si faranno attendere! Purtroppo, molte malattie sono dietro l’angolo, pronte a colpire chi non corre ai ripari. Aterosclerosi, obesità, diabete. Casi gravi sì, ma che possono essere evitati attraverso l’introduzione di sane e buone abitudini quotidiane.

 

Stare seduti tante ore incide solo sul nostro corpo?

La risposta è NO. Non è solo il fisico a risentire delle lunghe giornate passate seduti. La nostra mente, ad esempio, può essere influenzata da uno stile di vita sedentario. L’assenza di attività fisica porta a uno sviluppo negativo che può anche sfociare in depressione e ansia. La causa? Le endorfine. Per questo introdurre qualche minuto di esercizio fisico quotidiano aiuta il nostro corpo a ritrovare la vitalità, dopo tante ore in poltrona. Nel contempo, la mente si rilassa e ritrova autostima e fiducia. La serotonina contribuisce a frenare alcuni squilibri come problemi di memoria e mancanza d’appetito.
Purtroppo anche il sonno viene intaccato dall’eccessivo riposo del corpo. Dopo molte ore passate seduti, a fine giornata il corpo ritiene di essersi riposato abbastanza.

Lunghe passeggiate, preferire le scale all’ascensore o più semplicemente riattivare il proprio meccanismo con una corsa aiuterà a ristabilire l’equilibrio fisico e ritrovare la propria salute mentale.
Prendersi cura di noi stessi passa anche da questi piccoli gesti quotidiani 😊

 

 

 

15 Mar 2018

I VACCINI HANNO RAGGIUNTO LA COPERTURA DEL 95%

Un grande traguardo per l’Istituto Superiore di Sanità quello raggiunto in questi giorni. Ad oggi i bambini vaccinati superano il 95% e ciò significa che l’immunità di gregge è stata raggiunta.
Una grande vittoria per la sanità italiana, soprattutto per i risultati raggiunti con il vaccino contro il morbillo, cresciuto del 6% circa. La strada da percorrere però è ancora lunga.
La buona notizia? I dati sono in continuo aumento!

 

Obiettivo quasi raggiunto!

Le vaccinazioni sono aumentate e a gioirne sono soprattutto i bambini di tutta Italia. Non sono ancora stati resi pubblici i risultati ufficiali e per la loro pubblicazione si dovrà aspettare i prossimi mesi. Ma un aumento è stato registrato e questo è un ottimo segno. Dopo mesi di continue comunicazioni, le vaccinazioni hanno quasi raggiunto la soglia di sicurezza. Negli ultimi anni era stato toccato il 93% di copertura, un dato definito basso e altamente rischioso. Ecco perché l’Istituto Superiore di Sanità ha deciso di correre ai ripari con sanzioni e procedure applicative per la verifica delle documentazioni. Ma non tutto è filato liscio. Davanti a materne e nidi ci sono stati diversi problemi alla scadenza della presentazione della certificazione dell’avvenuta vaccinazione o della prenotazione in una Asl. Presidi e insegnati hanno dovuto vietare l’accesso ai bambini non vaccinati rimandandoli a casa, per il bene di tutti. Ad oggi, molti sono i bambini non vaccinati. Alcune stime parlano di circa 30 mila in tutta Italia. C’è chi parla di genitori no-vax ma il problema oggi riguarda tutti.

 

Vaccini e scuola

Una battaglia, quella combattuta dall’Istituto Superiore di Sanità, che ha riscontrato numerosi ostacoli. Da una parte, genitori convinti ideologicamente di non dover vaccinare i loro bambini, i così detti no-vax. Dall’altra, il benessere comune messo a rischio dai vaccini non fatti. Per questo e per altri numerosi motivi, si è istituito l’obbligo dei vaccini. Una decisione che ha fatto molto discutere.
Anche il Codacons si è schierato, presentando una diffida alle ASL. Il motivo? Evitare gli abusi sui dati sensibili dei minori. Ad oggi però, sembrerebbe che nessun dato sensibile sia stato diffuso anche per quanto riguarda i bambini non vaccinati.

La strada da percorrere è ancora lunga ma il positivo 95% dimostra un aumento della sicurezza per la sanità di tutti. Una conquista positiva, un traguardo da festeggiare!

16 Feb 2018

IL LAVORO NON RICONOSCIUTO NUOVE ALLA SALUTE

Era facilmente deducibile. Ora sembra un dato scientifico: il mancato riconoscimento del lavoro svolto nuoce  gravemente alla salute.  

Dunque lo scarso o nullo riconoscimento del proprio impegno è più nocivo del lavoro matto e disperatissimo di chi ci si dedica anima e corpo, anche per moltissime ore al giorno.

La tesi viene sostenuta da un gruppo di ricercatori e il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Psychoneuroendocrinology.
I ricercatori olandesi, guidati da Leander van der Meij dell’Università di tecnologia di Eindhoven in Olanda, si sono occupati di studiare la relazione tra indicatori fisiologici dello stress, come l’ormone cortisolo, e indicatori psicologici, come la percezione dello stress da parte dei soggetti, per predire la salute dei dipendenti e le loro prestazioni lavorative. Il cortisolo, ormone dello stress, viene rilasciato dall’organismo in situazioni di emergenza per scatenare la risposta «fuggi o combatti».
[In certe situazioni è di grande aiuto.]
Le cose cambiano con la cronicità, cioè quando il tutto diventa sistematico e continuativo.

Il team ha confrontato i livelli di cortisolo di 91 persone impegnate in una tipica settimana lavorativa con quelli di 81 persone alle prese con un maggior carico di lavoro. E hanno anche misurato il livello di stress riportato dai lavoratori.

Ebbene, il team ha scoperto che lo sforzo impiegato in un lavoro rispetto alla ricompensa ottenuta in termini di riconoscimenti sembra essere il principale fattore determinante dello stress sul posto di lavoro, ma solo tra le persone che hanno carichi di lavoro particolarmente elevati e lunghe ore.

Dunque, lavorare male e in maniera non riconosciuta nuove gravemente alla salute!

 

«Quando ti piace il tuo lavoro e vuoi fare bene, ma non ricevi alcuna promozione o aumento salariale, questo cocktail porta ad un alto livello di cortisolo».

06 Feb 2018

DIETA, FITNESS E STILE DI VITA SECONDO LA SCIENZA!

Dieta, fitness e stile di vita secondo la scienza!

La ricerca serve anche a questo. Non solo risoluzione di problematiche, la scienza fornisce anche risposte e suggerisce indicazioni preziose per un corretto stile di vita.

Ecco qui alcuni consigli utili, suggeriti proprio dalla scienza:

 

  1. Saltiamo la doccia

Se abbiamo fatto la doccia ieri, probabilmente dovremmo saltarla oggi. Un numero crescente di segnali suggerisce che fare troppo la doccia può rovinare la pelle e seccare i capelli. Questo perché oltre a eliminare sporcizia e sostanze inquinanti, stiamo lavando via anche molti dei batteri e degli oli presenti in natura utili a mantenere la pelle e i capelli sani.

 

  1. Alleniamoci la mattina

La ricerca suggerisce che un allenamento mattutino a stomaco vuoto aiuta ad accelerare la perdita di peso e ad aumentare i livelli di energia, consentendo al corpo di bruciare grassi lungo tutta la giornata. Allenarsi subito dopo la sveglia al mattino può spingere il corpo a sfruttare le sue riserve di grasso invece che semplicemente “bruciare” la colazione o il pasto più recente.
Inoltre allenarsi presto potrebbe significare esporsi a più luce solare.
Qualsiasi tipo di esercizio è un modo sano per iniziare la giornata (ma quello che avrà più benefici per il corpo e il cervello è l’esercizio aerobico o “cardio”).

 

  1. Idratarsi è vitale

I nostri corpi sono fatti per il 60% di acqua e il fatto di non berne abbastanza può portare a mal di testa, stanchezza e persino a mangiare troppo. Per questo bisogna bere, al di la dell’esigenza stessa legata alla sete.

 

  1. Limitare l’assunzione di caffeina di metà pomeriggio

La Mayo Clinic consiglia agli adulti di limitare l’assunzione di caffeina a 400 mg al giorno, l’equivalente di circa due o tre caffè. Tuttavia, il contenuto di caffeina può differire notevolmente in base al tipo di caffè.

 

  1. Limitare la luce blu

La luce blu che illumina i nostri schermi assorbe la produzione di melatonina, un ormone chiave utilizzato dal nostro cervello per dire ai nostri corpi di iniziare a prepararsi per dormire. È qualcosa che non conviene fare di notte, specialmente prima di addormentarti. Gli esperti raccomandano almeno 30 minuti di tempo senza guardare nessuno schermo prima di andare a dormire.

 

12 Gen 2018

FERMARE L’INFLUENZA? BASTA SEGUIRE SEMPLICI REGOLE!

Ne continuiamo a parlare perché continua quella che è stata definita una epidemia.
Una delle protagoniste indiscusse di questa stagione è l’influenza. Ma è davvero la più pensante degli ultimi anni? Scopriamo come evitare di ammalarsi con semplici regole da attuare fin da subito.

Il mese dell’influenza

Molti sono stati costretti a passare le ultime festività a letto. Pronto soccorsi e ambulatori di tutta in Italia sono stati presi letteralmente d’assalto. L’elevato tasso di contagi è stata particolarmente intensa, contro tutte le aspettative di novembre. E il numero dei contagi non sembra voler scendere. Il motivo? La mutazione continua del virus influenzale gli permette di nascondersi dal nostro sistema immunitario, colpendoci ogni anno. I virus in circolazione in questa stagione sono appartenenti a due ceppi differenti, A e B e molte persone non hanno le difese immunitarie sufficienti a contrastarli. Ma evitarli si può.

Evitare il contagio con quattro semplici regole

Prevenire l’influenza, nonostante il contagio continuo e la mutazione in corso è possibile. Il primo consiglio è sempre quello di vaccinarsi. Il vaccino diminuisce il rischio di contrarre le complicazioni legate all’influenza. Per questo è particolarmente indicato per gli individui più anziani. Con il vaccino la protezione non è totale ma dà la possibilità di diminuire il rischio di contagio e la circolazione del virus viene contrastata.
Lavarsi le mani prima di toccarsi le parti più delicate, come naso occhi e bocca resta una buona abitudine che diminuisce il contagio. Così come evitar le strette di mano. Anche un semplice starnuto può essere il passaggio che incide sul contrarre l’influenza. Come evitarlo? Coprendosi la bocca con un fazzoletto o il gomito invece che con la mano. Il segreto per una guarigione reale, evitando le ricadute, è il riposo. Non costringersi a uscire ma aspettare la completa guarigione e il ritrovamento delle forze.

Sono semplici consigli che se attuati potranno evitare non solo il contagio ma potranno fermare il dilagare di questo virus. Vitamine e una corretta alimentazione potranno aiutare la guarigione e aumentare le difese immunitarie, i nostri grandi alleati.

 

 

 

04 Gen 2018

LO SPORT ALLUNGA LA VITA E ALLONTANA IL TUMORE  

Lo svolgimento di attività fisiche inciderebbe sulla longevità e sarebbe favorevole ad allontanare la formazione di tumori.

La ricerca avanza e spesso, oltre alle nuove scoperte, ci sono le conferme.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Epidemiology, dai ricercatori dell’Università di Sydney, chi si allena regolarmente per aumentare la propria forza muscolare, praticando esercizi come flessioni, allungamenti e addominali, potrebbe vivere più a lungo e correre un rischio inferiore di sviluppare il cancro.

Per raggiungere benefici simili non servirebbe quindi andare in palestra ma basterebbe esercitarsi a casa propria.

RICERCA

Lo studio dimostra che l’esercizio fisico che promuove la forza muscolare può essere importante per la salute tanto quanto le attività aerobiche (per esempio lo jogging o il ciclismo). E supponendo che i risultati riflettano una relazione di causa-effetto, potrebbe risultare ancora più importante se si tratta di ridurre il rischio di morte correlata al cancro.

Nel corso della ricerca, gli autori hanno esaminato i dati raccolti dall’indagine “Health Survey for England and Scottish Health Survey”, che ha coinvolto 80.306 persone di età pari o superiore a 30 anni. L’analisi ha evidenziato che la pratica regolare di qualsiasi attività fisica diretta a promuovere la forza muscolare era associata a una riduzione del 23% della mortalità per tutte le cause e a una diminuzione del 31% del rischio di morte correlata al cancro.
Non sono invece state rilevate correlazioni significative tra lo svolgimento di questi esercizi e la mortalità per patologie cardiovascolari.
L’indagine ha anche dimostrato che gli esercizi a corpo libero hanno prodotto risultati paragonabili alle attività che vengono svolte in palestra.

Lo sport come stile di vita ma anche come antidoto e medicina naturale 🙂

05 Dic 2017

L’ALLENAMENTO VALE ANCHE PER L’INTELLIGENZA?

Parliamo spesso di allenamento e potenziamento. Ma è possibile impegnarsi anche per aumentare l’intelligenza?Attenzione: non è una domanda ironica 🙂
E la risposta vuole essere il piu possibile attendibile.

Aumentare l’intelligenza è sempre possibile.
Nonostante sia vero che nasciamo con un bagaglio genetico che ci rende inclini a essere più o meno intelligenti, è anche vero che il cervello è un organo dotato di grande plasticità. Questo significa che cambia, che si modifica in funzione delle esperienze.

Sono tantissime le definizioni e interpretazioni del concetto intelligenza. Per alcuni, si tratta della capacità di apprendimento. Per altri è l’abilità nell’applicare le conoscenze.

Forse la definizione più universale è nel concepire l’intelligenza come la capacità di trovare nuove soluzioni a vecchi problemi. L’intelligenza risiederebbe dunque nalla capacità di flessibilità, resilienza.

D’altra parte, diversi modelli sostengono che l’intelligenza, invece che unica, debba essere intesa come un insieme di intelligenze: intelligenza emotiva, intelligenza sociale, intelligenza logica, ecc..

Ma oltre le definizioni l’intelligenza non è mai solo applicabile all’ambito professionale. E, in un modo o nell’altro, essere più intelligenti ci aiuta anche a essere più felici, perché ci rende maggiormente capaci di uscire da situazioni difficili.
Vale dunque la pena di lavorare per aumentare l’intelligenza e a tale scopo abbiamo cercato di indicare 6 trucchi ingegnosi.

  1. La meditazione
    La meditazione aiuta ad aumentare l’intelligenza perchè ci rende più vigili e consapevoli.
    La meditazione ci rende migliori osservatori per quanto concerne ciò che accade fuori e dentro di noi. Non si tratta di una semplice considerazione, ma di una conclusione supportata da numerosi studi. In diversi esperimenti, monitorati mediante le risonanze magnetiche, è stato evidenziato che il cervello funziona meglio dopo una sessione di meditazione.
    Non dimentichiamo che non esiste nemico peggiore dello stress per il funzionamento cerebrale. In presenza di questo stato si secerne il cortisolo, un ormone che compromette la concentrazione e la memoria. La meditazione riduce dunque lo stress. Sia chiaro: non serve diventare dei monaci tibetani, è sufficiente prendere l’abitudine di praticare esercizi di respirazione e rilassamento.
  1. Vivere esperienze nuove
    Tutte le cose nuove rappresentano uno stimolo per la nostra l’intelligenza. La novità crea nuove connessioni nel cervello e questo succede perché si deve mettere in atto un processo del pensiero per assorbire nuove informazioni, comprenderle e incorporarle a ciò che sappiamo già.
    Uno sport nuovo, un viaggio, una visita in un posto che non conosciamo, la lettura di un nuovo libro o qualsiasi altra esperienza che non sia frequente è una grande fonte di alimentazione per la nostra intelligenza. Restare nella nostra zona di comfort rende la nostra mente sempre più pigra.
  1. Fare attività fisica e mentale con regolarità
    L’attività fisica ossigena il cervello e ne migliora il funzionamento. È anche un modo per ridurre lo stress e ripristinare l’igiene mentale. La mente e il corpo sono sempre connessi fra loro. Un corpo sano è la condizione essenziale per avere una mente sana, nelle condizioni di migliorare le proprie abilità.
  1. Accettare e creare nuove sfide
    Ok le abitudine, ma il “nuovo” non è affascinante solo per una questione concettuale. E’ stimolante e ci scatena nuove energie, sia fiche che mentali. Cerchiamo da soli il percorso da compiere per arrivare a un risultato. Questo ci renderà più creativi e intelligenti. Oltre ad aumentare la sicurezza in noi stessi.
  1. Rapportarsi a qualsiasi tipo di persona
    Proprio come è importante fare nuove esperienze, lo è entrare in contatto con diverse persone. Ogni relazione ci impone la sfida di vedere, captare e comprendere il punto di vista altrui e questo consente di aumentare l’intelligenza. È positivo avere amici di diversa età, provenienza, idee, ecc. Se ci relazioniamo solo alle persone che ci somigliano, limitiamo in modo significativo il nostro campo di esperienza e poniamo anche dei limiti alla nostra attività cerebrale.
  1. Riposare a sufficienza e in modo adeguato
    Il riposo è importante tanto quanto il lavoro. Gli sportivi a livello agonistico lo sanno bene, dato che lavorano raggiungendo livelli di stanchezza molto alti.
    Il cervello, a sua volta, ha bisogno di alcune per funzionare in maniera adeguata. In mancanza di riposo, il cervello sarà intorpidito, funzionerà in modo più lento e con un’abilità molto ridotta.
    Nel riposo sono inclusi tre aspetti: le pause attive durante il lavoro, il tempo dedicato al sonno e il tempo dedicato al divertimento. Tutte queste dimensioni hanno una grande importanza.
    Le pause attive sono un mezzo di protezione quotidiana per evitare l’intorpidimento cerebrale.
    Il sonno è fondamentale affinché il cervello possa processare l’informazione che ha assorbito.
    E il tempo dedicato al divertimento è assolutamente necessario per mantenere un buon funzionamento cerebrale a lungo termine.