La Farmacia dello Sport – Legnano
29 Giu 2021

Sport e Frutta Secca

La frutta secca è un ottimo alimento per assicurare allo sportivo un’adeguata fornitura di energia e una notevole serie di vantaggi tutti da scoprire. Stiamo parlando di alimenti naturali, che fanno parte da migliaia di anni del patrimonio alimentare umano e che continuano ad essere utilizzati proprio per le importanti caratteristiche nutrizionali.

La significativa presenza di grassi “buoni” permette di ottenere un’alta densità energetica (tanta energia con piccole quantità di alimento) contribuendo allo stesso tempo al benessere dell’intestino e all’equilibrio della risposta infiammatoria.

La frutta secca si rivela inoltre un’ottima fonte di micronutrienti quali vitamine, minerali e sostanze antiossidanti, preziose risorse nutrizionali essenziali per un corretto funzionamento dell’organismo.

La performance atletica è una delicata alchimia che prevede l’equilibrato contributo di diversi fattori, legati al tipo di disciplina, alla condizione dell’atleta, all’allenamento, alla nutrizione e all’eventuale impiego di nutraceutici.

Nonostante questi fattori combinati tra loro portino a una grande variabilità, un elemento può essere considerato trasversale; un vero e proprio cardine intorno al quale si sviluppa la performance atletica: la disponibilità di energia.

Importanza della disponibilità energetica per le performance sportive
Possiamo combinare tutti gli altri parametri nelle maniere più varie ma, in assenza di un’adeguata disponibilità energetica, non è possibile richiedere all’organismo di dare il massimo, realizzando una prestazione vincente.

Per questo sono disponibili un gran numero di soluzioni, realizzate impiegando carboidrati, aminoacidi glucogenetici o grassi, impiegati singolarmente o in miscela, con l’obiettivo di fornire energia in maniera più o meno rapida per periodi più o meno prolungati a seconda delle diverse esigenze.

Oltre a predisporre un’efficiente fornitura energetica, è possibile fare altro per ottimizzare la performance?
Si, analizzando in profondità molti alimenti di comune impiego come, ad esempio, la frutta secca e la frutta essiccata che fanno parte del tradizionale patrimonio alimentare mediterraneo è possibile scoprire o meglio “riscoprire” alcune caratteristiche estremamente interessanti nel supporto, ma soprattutto nell’ottimizzazione della performance ottenibili mediante il consumo di comuni alimenti.

Qual è la frutta secca migliore per l’attività sportiva?
Analizzando le proprietà di diverse tipologie di frutta secca e frutta essiccata non è possibile affermare che una si dimostri in senso assoluto migliore di un’altra, ma piuttosto è più corretto isolare dai diversi prodotti quali caratteristiche possano mostrarsi particolarmente utili per lo sportivo.

Mandorla
La mandorla si dimostra uno degli alimenti di maggior interesse in ambito sportivo, tanto da essere oggetto di studi nella medicina dello sport. Il suo valore calorico e la sua composizione ne fanno uno degli alimenti più interessanti per ottenere un’alta fornitura energetica nel medio termine già per il consumo di quantitativi piuttosto modesti.

È stato dimostrato e documentato in letteratura scientifica che il consumo di mandorle sia singolarmente che associato ad alimenti ricchi in polifenoli (come, ad esempio, l’uvetta) favorisce la performance prolungando la distanza percorsa, la reattività psicomotoria e il recupero, rispetto a una fonte di carboidrati di pari valore calorico.

Uvetta
L’uvetta è un alimento estremamente ricco in polifenoli, sostanze dalla potente azione antiossidante, che esercitano un documentato effetto positivo sulla performance di endurance e sul recupero, in particolare quando il consumo viene associato a quello delle mandorle.

Il processo di essiccatura riduce il volume e il contenuto idrico del frutto contribuendo a produrre un “concentrato naturale” di sostanze antiossidanti e di energia di pronto impiego.

Arachidi
Le arachidi sono spesso associate in prima battuta solo al concetto di snack, dimostrando invece caratteristiche di notevole interesse per lo sportivo a motivo della particolare composizione amminoacidica.

Sono state indentificate nelle arachidi piccole catene di aminoacidi (peptidi a basso peso molecolare <1 kD) in grado di agire positivamente sulla performance, favorendo il prolungamento di alti livelli prestativi e un bilancio più favorevole nel metabolismo di grassi e carboidrati.

Questi effetti si mostrano di particolare interesse nel supportare le attività di endurance.

Pistacchio
I pistacchi sono delle vere e proprie fonti concentrate di micronutrienti ed energia. Si dimostrano infatti ricchi in potassio, vitamina E, e diversi micronutrienti quali rame, ferro, magnesio, vitamina B6 e tiamina.

Il pistacchio inoltre mostra un ottimo contenuto di sostanze dalle notevoli proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Il suo consumo unisce quindi al contributo energetico anche la capacità di fornire micronutrienti e antiossidanti, utili nel supporto e nel mantenimento di alti livelli di prestazione.

Perchè scegliere le barrette energetiche invece di semplice frutta secca?
Queste caratteristiche sono molto interessanti ma in corso di attività, l’utilizzo di frutta secca e frutta essiccata “tali e quali” speso potrebbe rivelarsi una scelta non propriamente funzionale. Non è sempre facile realizzare un adeguato bilancio tra le diverse componenti con il rischio di ottenere miscele sbilanciate o non facilmente digeribili.

Inoltre, il formato “nativo” obbliga a portarsi dietro il classico “sacchettino” da cui pescare la miscela realizzata, soluzione poco pratica nel ciclismo e assolutamente improponibile nel running.

Miscelando frutta secca e frutta essiccata non è possibile aggiungere ulteriori ingredienti come estratti vegetali o fonti proteiche che possano “completare” gli effetti a supporto della performance.

Barrette energetiche con betaina
Qual è la soluzione di integratori sportivi con frutta secca?
KEFORMA ha realizzato KE ENERGY una barretta energetica bilanciata a base di frutta secca e frutta essiccata, che unisce tutte le proprietà a sostegno e supporto della performance all’azione sinergica della betaina, sostanza naturalmente presente nel mondo vegetale, in grado di favorire la mobilizzazione e l’utilizzo dei grassi con finalità energetica, insieme all’ingresso dei nutrienti e dell’acqua a livello cellulare contribuendo a contrastare il fenomeno della disidratazione.

La barretta completa, inoltre, il bilancio dei nutrienti con una piccola quota proteica funzionale a un più graduale assorbimento dei nutrienti e completo supporto della prestazione.

Quindi costituisce non più un semplice alimento ma un vero e proprio alimento tecnico, ottimizzato per il sostegno della performance in tutte le sue fasi, che rende pratico consumare frutta secca e frutta essiccata sotto forma di una piccola barretta che conserva stabilmente la sua forma ma una volta assunta si scioglie rapidamente in bocca.

da www.keforma.com

Bibliografia

Yi et al. The effect of almond consumption on elements of endurance exercise performance in trained athletes Journal of the International Society of Sports Nutrition 2014, 11:18 http://www.jissn.com/content/11/1/18.

D’Unienville NMA, Hill AM, Coates AM, et al. Effects of almond, dried grape and dried cranberry consumption on endurance exercise performance, recovery and psychomotor speed: protocol of a randomised controlled trial. BMJ Open Sport & Exercise Medicine 2019;5:e000560. doi:10.1136/ bmjsem-2019-000560.

J. Liu , L W Chen, K M Ji, L Yu, Z J Zhang An endurance-enhancing effect of peanut meal protein hydrolysate in mice: possible involvement of a specific peanut peptide Anim Physiol Anim Nutr (Berl) . 2014 Oct;98(5):830-7. doi: 10.1111/jpn.12140. Epub 2013 Oct 26.

M. Bulló , M. Juanola-Falgarona , P. Hernández-Alonso , J. Salas-Salvadó Nutrition attributes and health effects of pistachio nuts Br J Nutr . 2015 Apr;113 Suppl 2:S79-93. doi: 10.1017/S0007114514003250.

Antonio Tomaino , Maria Martorana, Teresita Arcoraci, Domenico Monteleone, Corrado Giovinazzo, Antonella Saija Antioxidant activity and phenolic profile of pistachio (Pistacia vera L., variety Bronte) seeds and skins Biochimie. 2010 Sep;92(9):1115-22. doi: 10.1016/j.biochi.2010.03.027. Epub 2010 Apr 11.

22 Giu 2021

Gambe gonfie e caldo

Le gambe gonfie e pesanti sono una problematiche di molte donne, soprattutto con l’arrivo dei primi caldi. Ti diamo qualche consiglio per alleviare questo fastidio.

Nel periodo estivo le problematiche correlate alle gambe gonfie per diverse ragioni tendono generalmente a farsi sentire in maniera più marcata, infatti le maggiori temperatura, i prolungati periodi di attività e perché no, anche l’utilizzo di abiti più succinti e più leggeri possono porre maggiormente in risalto problematiche di questo tipo.

Ma come può essere affrontato questo disturbo? Mediante l’utilizzo di un prodotto drenante o di un prodotto flebotropo?

Questo dubbio apparentemente amletico si rivela invece una questione tecnica molto importante da affrontare per la corretta scelta di un prodotto o come vedremo per la corretta sequenza di utilizzo dei prodotti in discussione.

Da dove partire quindi? Dalle differenze tecniche tra le diverse tipologie di prodotti e dal perché e dal come si verifica il gonfiore.

Volendo definire sinteticamente le funzioni dei prodotti in oggetto è possibile affermare che il flebotropo favorisce l’integrità strutturale e funzionale dei vasi sanguigni, evitando che improprie vasodilatazione e permeabilità consentano ai vasi di “far passare” un eccessiva componente plasmatica (la parte liquida del sangue) ai tessuti.

Mentre il drenante agisce favorendo la rimozione di un eccesso di componente liquida, eventualmente presente sia per problematiche di natura metabolica che come residuo di una problematica circolatoria.

Quindi, dal punto di vista pratico, per il classico soggetto con:

  • fragilità capillare;
  • a cui facilmente in seguito a urti modesti si formano ecchimosi ed ematomi sproporzionati rispetto all’entità dell’urto;
  • a cui l’arto inferiore tende a gonfiarsi dopo poco tempo in cui si trova in piedi;
  • magari con problematiche capillari anche in altre aree del corpo (viso, palpebra inferiore, tronco, ecc…)

il flebotropo rappresenta la scelta di elezione in quanto in un soggetto del genere: drenando non andremmo a risolvere il problema ma otterremmo un effetto che in poco tempo tenderebbe a manifestarsi di nuovo (sarebbe come voler svuotare una vasca con un secchio che perde…), invece rafforzando la parete dei vasi affronteremmo la causa dei disturbi migliorando la condizione alla base della problematica e solo dopo un adeguato trattamento del genere eventualmente potremmo utilizzare un drenante per affrontare la parte residua o eventualmente sovrapposta del disturbo.

Mentre per il soggetto con:

  • cosce e gambe persistentemente gonfie a prescindere dalle ore in piedi;
  • con problematiche metaboliche tipo “alterata glicemia a digiuno” “insulino resistenza”;
  • con problematiche di natura ginecologico/ormonale come per esempio “ovaio policistico”;
  • magari in sovrappeso, obesi o comunque con accumulo adiposo di natura ginoide (obesità gluteo-femorale, la classica forma “a pera”)

Il drenante si rivela la scelta vincente in quanto l’accumulo di fluidi non è correlato a una problematica circolatoria ma a dinamiche metaboliche e ormonali non completamente efficienti, quindi facilitare l’eliminazione delle sostanze non correttamente metabolizzate (per esempio accumulate a livello linfatico) permette di conseguenza di eliminare anche l’eccesso di fluidi correlato alla loro presenza.

Tra le sostanze ad azione flebotropa di maggior interesse troviamo la diosmina un efficace vaso protettore, l’estratto di centella asiatica in grado di favorire i processi di riparazione vasale limitando nel contempo i fenomeni che concorrono a limitarne l’integrità, l’estratto di Hamamelis Virginiana (amamelide) in grado di favorire la resistenza capillare e infine gli estratti di Aesculus Ippocastanum (ippocastano) e di Crataegus monogyn (biancospino) in grado di modulare restituire tono alla circolazione del sangue agendo nel contempo come antiossidanti e protettori.

Analizzando le sostanze con effetto drenante è possibile trovare invece gli estratti di:

  • Taraxacum officinale (tarassaco) dalle note proprietà diuretiche, utile quindi nell’eliminazione dei liquidi in eccesso.
  • Silybum marianum (cardo mariano) favorente la funzionalità e quindi la circolazione epatica problema molto spesso alla base di problemi circolatori generalizzati.
  • Orthosiphon aristatus depurativo/drenante in grado di fa aumentare il volume di urina prodotta.
  • Coffea arabica (caffè verde) ricco in acido clorogenico utile nella modulazione dell’assorbimento e di conseguenza nel metabolismo degli zuccheri.
  • Lentinula edodes (shitake) utile nella modulazione dei fenomeni imunitario-infiammatori e nella modulazione della pressione sanguigna.
  • Ananas comosus per il suo contenuto in bromellina dalle note proprietà antinfiammatorie e antiedemigene per affrontare a 360° le problematiche alla base di accumuli localizzati e cellulite.
  • Ruscus aculeatus (rusco) un vero e proprio jolly in quanto in grado di agire come antiedemigeno, antinfiammatorio e drenante.

Gli strumenti a disposizione sono sicuramente tanti ed efficaci, quello che si rivela fondamentale per ottenere il meglio da loro è l’utilizzo specifico di un drenante o di un flebotropo sulla base di specifiche esigenze facilmente identificabili con i pochi aspetti discussi in precedenza.

da www.nutrifarma.it

 

03 Giu 2021

Sole e invecchiamento cutaneo

La pelle o cute rappresenta la componente più estesa del nostro apparato di rivestimento o apparato tegumentario, rappresentando di conseguenza la nostra prima forma di interfaccia e il nostro primo mezzo di difesa dagli agenti atmosferici, primo fra tutti il sole.

La luce solare è composta da raggi cosmici, raggi gamma, raggi X, radiazioni ultraviolette (suddivise in UVA, UVB e UVC), radiazioni infrarosse e radiazioni a radiofrequenza, che viaggiano nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche e vengono differenziate sulla base della lunghezza d’onda.

Il 40% della quota che raggiunge la terra costituisce la luce visibile, il 55% dall’infrarosso e il 5% dalle radiazioni ultraviolette (o UV) a loro volta prevalentemente costitute dal 99% di UVA e 1% di UVB (le UVC vengono fermate dallo strato di ozono). Queste percentuali possono variare in relazione a diversi fattori quali: altezza del sole nel cielo (ora del giorno, stagione, latitudine), altitudine, nuvolosità, vento, regione geografica, superfici riflettenti e porzione di cielo visibile.

Tirando le somme le 2 principali radiazioni con cui veniamo in contatto nel contesto dell’esposizione solare sono 2: UVA e UVB.

Gli UVA entrano in contatto con l’uomo, arrivando fino al secondo strato della pelle cioè il derma. Attraversando l’epidermide, i raggi UVA provocano la pigmentazione diretta dovuta alla maturazione della melanina già presente nelle cellule. Giungono poi al derma dove si disperdono e vengono assorbiti.

Gli UVB, invece, entrano in contatto con l’uomo solo in piccolissima quantità arrestandosi nello strato dell’epidermide dove stimolano la produzione di nuova melanina da parte del melanocita (la cellula deputata a questa funzione). Trasportando però una grande quantità di energia, possono causare problemi alla cute, come l’eritema e soprattutto il fotoinvecchiamento.

Esistono diverse sostanze che l’organismo può utilizzare nel controllo/controbilanciamento dei danni:
Si rivela sicuramente essenziale tutto il pool di sostanze che intervengono nella catena di risposta allo stress ossidativo, semplificando Vitamina E, Vitamina A Vitamina C, Glutatione) Fenilalanina, Metionina, Selenio e vitamina B10 o (PABA).

L’ azione protettiva si manifesta con un meccanismo a catena ovvero generalmente le prime risposte possono essere fornite dalla vitamina E e/o dalla vitamina A (sostanze liposolubili depositate a livello delle membrane cellulari costituendo il primo fronte di risposta difensiva) che a loro volta rendono innocuo il radicale libero divenendo a loro volta specie potenzialmente nocive, quindi interviene la vitamina C che subisce un destino simile e a sua volta viene processata dal glutatione, molecola poi rigenerabile grazie a reazioni enzimatiche cellula.

La vitamina A può essere assunta anche assunta anche sotto forma del suo precursore, il betacarotene, che oltre a mostrarsi biologicamente attivo già in questa forma dà origine a due molecole di vitamina A.

Il glutatione, la sostanza che chiude il cerchio, risulta molto difficile da assumere per bocca in quanto troppo facilmente andrebbe in contro a processi digestivi e denaturanti a livello dello stomaco e dei primi tratti intestinali andando perso.

Utilizzando invece il suo principale precursore (la cui carenza limiterebbe la produzione da parte dell’organismo): N-Acetilcisteina insieme al Selenio, essenziale nel suo metabolismo sarà possibile favorire una piena efficienza ed efficacia.

Oltre al supporto dei meccanismi di risposta allo stress ossidativo, si rivela molto importante supportare la produzione di melanina, questo può essere fatto mediante una corretta fornitura di L-Fenilalanina, aminoacido essenziale (non producibile dall’organismo) alla base dei processi di sintesi della melanina e PABA in quanto agente promotore dei processi di sintesi che coinvolgono la L-Fenilalanina.

Oltre a tutte queste forme di supporto “metabolico” esiste anche una forma di supporto “strutturale”?
Si, un supporto strutturale può essere fornito favorendo la produzione di collagene, che costituisce una sorta di “impalcatura” strutturale anche a livello cutaneo.

Tra le diverse sostanze studiate, l’idrolizzato di collagene di origine marina è quello che sembra dare risultati più favorevoli, come tutti gli idrolizzati di collagene, infatti, fornisce sia “materiale di costruzione” sia stimolo alla costruzione, ma rispetto a quelli di origine bovina o suina, quello di origine marina, secondo alcuni autori, sembra avere una performance superiore a livello cutaneo.

da www.nutrifarma.it

26 Mag 2021

Ke One

KE ONE è una barretta proteica con ricopertura al cioccolato e flakes proteici con strato di caramello a basso tenore di carboidrati e zuccheri.

Rappresenta un nuovo approccio nella nutrizione proteica dello sportivo: le proteine da siero di latte e soia, rendono il prodotto estremamente digeribile mentre la componente lipidica è rappresentata da acidi grassi a catena media MCT NEOBEE®.

Gli MCT aumentano il metabolismo favorendo il consumo dei lipidi a lunga catena (grassi di deposito).

Il consumo di MCT favorisce l’utilizzazione fisiologica dei substrati di natura lipidica, dimostrata in vivo da numerose ricerche, questo si traduce in un consumo anche dei grassi a lunga catena LCT, con miglioramento del rapporto massa magra massa grassa.

I trigliceridi a catena media selezionati NEOBEE®, consentono una significativa fornitura di energia grazie alla loro biodisponibilità immediata: bypassano il sistema digestivo ed essendo trasportati subito dopo l’assunzione al circolo portale passano nel mitocondrio e vengono utilizzati a scopo energetico nel ciclo dio Krebs / fosforilazione ossidativa e nella formazione dei corpi chetonici.

(Gli MCT attraversano rapidamente la barriera ematoencefalica rendendo disponibili substrati energetici a livello del SNC e sono utili alla funzione cognitiva).

Indicata prima e dopo Body building, Ciclismo, Fitness, Functional training, Nuoto, Palestra, Pallacanestro, Pallavolo, Rugby, Running, Sci di fondo, Tennis, Triathlon.

SENZA GLUTINE SENZA OLIO DI PALMA

19 Mag 2021

Ke Energy

KE ENERGY è una barretta energetica tecnica e bilanciata che apporta energia da diverse fonti: carboidrati grassi e proteine.

Ricca in microelementi e minerali essenziali come calcio, magnesio e fosforo ottenuti da un perfetto mix di frutta secca.

Mandorle, noci, arachidi, pistacchio e uvetta apportano carboidrati semplici, complessi e peptidi a basso peso molecolare, prontamente assimilabili e finalizzati alla produzione energetica.

La miscela di frutta secca ricca in flavonoidi e grassi monoinsaturi è particolarmente importante per la componente antinfiammatoria sulla circolazione periferica con aumento della ossigenazione muscolare e miglioramento della performance.

Contiene Betaina – Nutraceutico di derivazione vegetale estratto da Beta vulgaris (bietola) con interessanti capacita di favorire la mobilizzazione e l’utilizzo epatico di lipidi, attività proenergetica. Mostra inoltre significative capacita di favorire l’idratazione e l’ingresso dei nutrienti nella cellula. Migliora la performance negli atleti favorendo l’anabolismo e contrastando nel contempo i processi catabolici. La sua azione antiossidante e detox (donatore di metili) promuove i normali processi di recupero.

Indicata per gli sport di endurance e nel fitness (Body building, Ciclismo, Fitness, Functional training, Nuoto, Palestra, Running, Sci di fondo, Tennis, Triathlon)

Senza Glutine, lattosio ed olio di palma

12 Mag 2021

Controllo del peso con gli estratti naturali

Il controllo del peso corporeo si rivela per molti un elemento veramente critico nella quotidianità.

Questo per diversi fattori in quanto c’è chi non ci riesce per motivazioni di carattere personale, c’è chi ha difficoltà che invece dipendono dall’esterno, come ad esempio ritmi imposti dall’attività lavorative e infine troviamo tutta quella serie di situazioni intermedie dove contribuiscono parimenti caratteristiche personali e fattori esterni.

A prescindere da quelle che siano le motivazioni, avere a disposizione un aiuto che possa essere di supporto nel periodo di transizione verso uno stile di vita più virtuoso o comunque tamponando quello che a motivo di eventi esterni si riesce a fare.

Quali sostanze di natura nutraceutica possono mostrarsi utili nel controllo del peso?

Ce ne sono molto di cui alcune possono mostrarsi di particolare interesse.

 

Fucoxantina

Una prima risorsa nutraceutica è la fucoxantina, pigmento naturale della famiglia dei carotenoidi, responsabile della tipica colorazione delle alghe brune.

Il suo impiego nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità è stato proposto con multipli meccanismi d’azione tra cui prevalentemente:

  • Stimolo delle proteine disaccoppianti della linea UCP-1 che si traduce in un incremento nel consumo calorico particolarmente evidente a livello dei grassi.
  • Soppressione dell’attività dell’enzima glicerolo-3-fosfato deidrogenasi, che si manifesta con una ridotta capacità di differenziazione e maturazione degli adipociti, questo fattore sembra ostacolare in maniera molto interessante di fatto l’accumulo di grassi.
  • Regolazione dell’attività PPAR-γ, fattore responsabile dell’espressione di geni adipogenici.
  • Studi effettuati sul modello animale hanno correlato l’assunzione di fucoxantina anche alla riduzione dei livelli di glucosio, ulteriore effetto potenzialmente molto utile nel favorire un profilo metabolico più favorevole alla perdita di peso.

 

Gelso bianco

Tradizionalmente il frutto viene impiegato nelle medicine etniche orientali in numerose preparazioni. Dal punto di vista nutrizionale mostra interessanti contenuti di micronutrienti e soprattutto di una grande varietà di polifenoli, probabilmente responsabili degli effetti biologici riscontrati. Particolarmente interessanti si mostrano le capacità dell’estratto del frutto di gelso bianco nell’agire con un doppio meccanismo d’azione:

  • Come ipoglicemizzante grazie alla capacità da un lato di favorire una riduzione resistenza della resistenza insulinica e
  • Come inibitore delle α-amilasi e delle α-glucosidasi. L’inibizione di α-amilasi e α-glucosidasi sta alla base della capacità di questo estratto nel ridurre l’assorbimento dei carboidrati assunti con l’alimentazione.

 

Fagiolo

L’estratto di fagiolo viene tradizionalmente impiegato nel favorire la riduzione di peso corporeo per almeno due effetti potenzialmente spendibili attribuiti alla presenza di faseolammina, una proteina naturalmente prodotta nella pianta:

  • Soppressore dell’appetito grazie alla capacità della faseolammina di agire sulla colecistochinina (sostanza ad azione ormonale con funzione anoressizzante)
  • Inibizione dell’azione delle α-glucossidasi, riducendo la capacità dell’organismo di ottenere e quindi utilizzare carboidrati dagli alimenti ingeriti.

Diversi studi presenti in letteratura scientifica riportano interessanti dati a sostegno dell’utilizzo di questo strumento nutraceutico, dove in linea generale viene riportata oltre ad una riduzione del peso anche quella dei parametri antropometrici principalmente esaminati dopo soli 30 giorni di trattamento.

Un utilizzo razionale e bilanciato di queste risorse nutraceutiche può mostrarsi uno strumento estremamente interessante nel supportare durante un programma per la riduzione del peso, sostenendo la transizione verso uno stile di vita sempre maggiormente virtuoso.

da www.nutrifarma.it

 

Bibliografia:

1) A E Jeukendrup, R Randell: Fat Burners: Nutrition Supplements That Increase Fat Metabolism. Obes Rev, 12 (10), 841-51 Oct 2011

2)Hayato Maeda, Shogo Kanno… Kazuo Miyashita: Fucoxanthinol, Metabolite of Fucoxanthin, Improves Obesity-Induced Inflammation in Adipocyte Cells . Mar Drugs, 13 (8), 4799-813 2015 Aug 4.

3) Qingxia Yuan, Longyan Zhao: The Mulberry (Morus Alba L.) Fruit-A Review of Characteristic Components and Health Benefits. J Agric Food Chem, 65 (48), 10383-10394 2017 Dec 6.

4) Sirichai Adisakwattana, Thanyachanok Ruengsamran… Weerachat Sompong In Vitro Inhibitory Effects of Plant-Based Foods and Their Combinations on Intestinal α-Glucosidase and Pancreatic α-Amylase BMC Complement Altern Med, 12, 110 2012 Jul 31. (i grafici vengono da questo articolo).

5) Jay Udani, Ollie Tan, Jhanna Molina: Systematic Review and Meta-Analysis of a Proprietary Alpha-Amylase Inhibitor From White Bean ( Phaseolus vulgaris L.) on Weight and Fat Loss in Humans. Foods, 7 (4) 2018 Apr 20.

6) Leonardo Celleno, Maria Vittoria Tolaini… Harry G Preuss :A Dietary Supplement Containing Standardized Phaseolus Vulgaris Extract Influences Body Composition of Overweight Men and Women. Int J Med Sci, 4 (1), 45-52 2007 Jan 24.

05 Mag 2021

Acido lattico, Lattato e ciclismo

Nel ciclismo accade spesso sia in allenamento sia in gara, che il cuore del corridore vada oltre i valori di soglia finendo nella così detta soglia anaerobica producendo così acido lattico.

Si passa da un valore di battito cardiaco in cui l’ossigeno assunto con la normale respirazione è sufficiente a svolgere le funzioni biologiche, a una situazione, in cui l’ossigeno non basta più.

Quando l’organismo si trova in questa situazione, i muscoli producono un eccesso di acido lattico e s’inizia a percepire bruciore.

Il corpo umano possiede dei sistemi di difesa per proteggersi dall’acido lattico e può riconvertirlo in glucosio grazie all’attività del fegato mentre il cuore, per esempio, è invece in grado di metabolizzare l’acido lattico a scopo energetico.

Il ciclista, che svolge un lavoro muscolare molto strenuo, provoca nel suo organismo, un fenomeno in cui il metabolismo aerobico non è più in grado di soddisfare le aumentate richieste energetiche e attiva una via accessoria per la produzione di ATP chiamata meccanismo anaerobico lattacido.

Tale fenomeno pur sopperendo in parte, la mancanza di ossigeno aumenta la quota di acido lattico prodotta che a sua volta eccede le capacità di neutralizzazione da parte dell’organismo.

Il risultato di questo processo è un brusco incremento della quota di lattato presente nel sangue che corrisponde grossomodo alla frequenza di soglia anaerobica del soggetto.

Chimicamente la molecola di glucosio è scissa in due molecole di acido piruvico; tale reazione porta alla produzione di energia, immagazzinata in 2 molecole di ATP.

 

Condizioni aerobiche e anaerobiche: quando l’acido lattico causa dolori muscolari?

Mentre in condizioni aerobiche le molecole prodotte sono completamente degradate in anidride carbonica, in condizioni anaerobiche le molecole di acido piruvico sono degradate in altri composti organici, tra cui il temuto acido lattico e gli ioni idrogeno che poi sono la reale causa del dolore muscolare.

Nel muscolo sotto sforzo la produzione di acido lattico è massiccia soprattutto nelle fibre veloci o bianche che hanno un potere glicolitico anaerobico superiore a quelle rosse o resistenti. Non a caso atleti impegnati in sport anaerobici come l’inseguimento su pista nel ciclismo, producono oltre il 20% di acido lattico in più rispetto a una persona normale.

Il lattato è prodotto comunque già a basse intensità di esercizio; i globuli rossi, per esempio, lo formano continuamente anche in condizioni di completo riposo.

Un uomo adulto normalmente attivo produce circa 120 grammi di acido lattico al giorno; di questi 40 g sono prodotti dai tessuti aventi un metabolismo esclusivamente anaerobio (retina e globuli rossi) i rimanenti da altri tessuti (soprattutto muscolare) in base all’effettiva disponibilità di ossigeno.

La concentrazione ematica di lattato nel sangue è normalmente di 1-2 mmoli/L a riposo ma durante uno sforzo fisico intenso può raggiungere e superare le 20mmol/L.

La soglia anaerobica, misurata tramite la concentrazione ematica di acido lattico, è fatta coincidere con il valore di frequenza cardiaca per cui nel corso di un esercizio incrementale si raggiunge la concentrazione di 4mmoli/L.

 

L’attenzione per le problematiche dei ciclisti ha portato allo sviluppo dell’integratore BETA ALANINA, un mix di componenti utili a contrastare e smaltire l’acido lattico.

L’azione sinergica di beta alanina, che contrasta la formazione di acido lattico e i potenti antiossidanti che ne facilitano l’eliminazione rappresentano il passo avanti rispetto a tutti gli altri prodotti presenti sul mercato.

 

Antiossidanti e disintossicanti

La beta alanina è una sostanza che legandosi con l’aminoacido istidina, forma il dipeptide carnosina, svolgendo un importante ritardo sugli effetti negativi degli ioni idrogeno che causano dolore muscolare.

L’astaxantina e le catechine del thè verde svolgono una potente azione antiossidante e disintossicante, quindi di neutralizzazione dei radicali liberi, l’astaxantina in particolare, secondo recenti studi, viene considerata fino a 500 volte più efficace rispetto alla vitamina E come potenziale antiossidante.

Il glutatione è il “Master antiossidante” del corpo. Il glutatione Setria protegge le cellule dai danni dei radicali liberi, sostenendo in tal modo il normale funzionamento dei tessuti e degli organi. Il glutatione svolge anche un ruolo chiave nella disintossicazione e fortifica il sistema immunitario.

Si consiglia di assumere una capsula prima di coricarsi se durante la giornata è stata svolta attività fisica in modo da preparare la muscolatura al giorno successivo.

 

da www.keforma.com

29 Apr 2021

Massa muscolare, energia e recupero

Nutrimass e Recovery Mass 2.0 gli integratori alimentari KEFORMA per la massa muscolare, energia e recupero.

Nella tradizione del fitness ci sono integratori che sono dedicati agli “hard gainer” quindi a chi ha difficoltà a mettere massa.

Con il progredire della ricerca e con l’evolversi delle esigenze di chi fa sport ci si è resi conto che questa categoria di integratori in polvere per recupero muscolare può rivelarsi utile a chi desidera incrementare la massa muscolare, ma assume prerogative incredibilmente positive anche per chi ricerca un pool di nutrienti perfettamente adatto a sostenere attività fisiche, anche aerobiche lunghe e/o intense.

 

La ricerca KEFORMA è approdata al Nutrimass Supreme Gainer, sviluppando proprio questo concetto trasversale a tutti gli sport e ha creato una formulazione unica e altamente efficace. Nutrimass si compone di 13 molecole base attive e sinergiche, più un pool di vitamine utile per sostenere e attivare la funzionalità della formula.

La formula dell’integratore per il recupero muscolare Nutrimass Supreme Gainer, oltre a un importante componente proteica (43%) proveniente da proteine con diverse finalità e tempi di assimilazione (veloci Whey Protein idrolizzate e medio lunghe proteine totali del latte), ha un interessante apporto di glucidi selezionati (30%), provenienti da 4 diverse fonti con differenti tempi di attivazione (Glucosio, palatinose, maltodestrine e preziose ciclodestrine).

A questi nutrienti si aggiunge un’ indispensabile fonte di grassi (9%) proveniente anche dai pregiati MCT (trigliceridi a catena media).

Fra le 13 molecole si identificano:

  • creatina per un apporto sia plastico che energetico;
  • betaina che idrata e agisce sui neurotrasmettitori;
  • 3 AA ramificati: leucina, isoleucina, valina principali componenti della muscolatura;
  • taurina per l’attivazione mentale ed il sostegno muscolare;
  • glutamina per il recupero fisico e mentale;
  • arginina stimolante ormonale e apporto di ossigeno ai muscoli;
  • MCT rapido apporto energetico senza stimolare insulina;
  • citrullina ossigenazione dei tessuti;
  • cardo mariano disintossicante epatico;
  • bromelina e lattasi importanti enzimi per la digestione e l’assimilazione ottimale.

Una formulazione così completa aderisce perfettamente alle esigenze dell’atleta che vuole un integratore di sostegno all’aumento della massa muscolare, ma risponde in modo efficace anche alle richieste di qualsiasi atleta, anche e soprattutto di sport aerobici, che desideri avere in un solo prodotto tutti i principi attivi che gli servono per affrontare con grinta ed energia gli sforzi fisici.

In entrambi i casi l’integratore per il recupero muscolare può essere assunto in diversi momenti del giorno (mattino, pomeriggio, prima di dormire); nel caso degli sport aerobici è un ottimo sostegno assunto circa 1 ora prima dell’attività.

 

 

Un altro prodotto ad utilizzo trasversale multi sport è il Recovery Mass 2.0, altro frutto del centro ricerche della KEFORMA.

Lo sforzo si è concentrato nel formulare un prodotto adatto al massimo recupero post allenamento, questo sia per favorire la massa magra, ma anche per ripristinare le perdite energetiche.

Nei suoi componenti troviamo un 20% di proteine idrolizzate Optipep, estremamente veloci ad entrare in circolo, e un 37% di zuccheri veloci, dove nel post allenamento un leggero picco di insulina è desiderabile in quanto gli studi evidenziano come questo aiuti i recuperi e l’incameramento dei principi attivi.

Le molecole aggiunte sono i 3 AA ramificati, per dare massima enfasi alla ricostruzione plastica dei muscoli:

  • glutammina, oltre ad idratare è un AA richiesto dai muscoli dopo attività;
  • arginina e ornitina, amino acidi sinergici orientati al sostegno ormonale;
  • creatina per amplificare la spinta anabolica e il ripristino energetico.

Anche in questo caso queste molecole sono state completate da un pool di vitamine che va a ottimizzarne l’assimilazione e le attivazioni metaboliche.

Anche il Recovery Mass 2.0 è un integratore trasversale, ottimo per chi con l’autunno organizza l’allenamento per una fase di costruzione e muscolazione; ma anche estremamente utile per il recupero dopo allenamenti di sport aerobici o soprattutto misti (cross fit, functional training), dove la componente anaerobica muscolare ha una forte presenza.

In entrambi i casi l’integratore per lo sviluppo muscolare esplica al meglio le sue funzioni se assunto entro i 30 minuti dalla fine dell’attività.

da www.keforma.com

22 Apr 2021

Energia in primavera

Il cambio di stagione si sa, costituisce una fase critica per numerose persone: temperature diverse, maggiore esposizione al sole, ora legale e altri fattori contribuiscono a creare notevole confusione nel meccanismo che regola il nostro organismo, modificando i ritmi biologici, con effetti negativi sul performance status generale, sull’umore e di conseguenza su tutto ciò che può essere ad essi correlato.

Un adeguato programma di integrazione alimentare unito ad una sana alimentazione contribuisce in maniera interessante nel ridurre la “traumaticità” di questa fase, che può mostrarsi tanto impegnativa per gli adulti quanto per i bambini.

Quali sono le categorie di integratori che possono mostrarsi utili in questo contesto? Ne troviamo almeno quattro:

  • Adattogeni
  • Bio Regolatori
  • Stimolanti
  • Energetici

Risulta interessante esaminare queste diverse categorie onde capire per chi possono eventualmente mostrarsi più o meno adatte.

 

Gli adattogeni

Sono molecole che hanno la capacità di aiutare l’organismo a essere più efficiente contro lo stress eccessivo e contro alcune sostanze e agenti esterni nocivi.

Le sostanze più efficaci sono gli estratti di ginseng e eleuterococco. Il loro utilizzo può essere proposto in linea di massima in un ampia finestra di età, riservando all’eleuterococco un impiego preferenziale nel bambino.

 

I bio-regolatori

Nella grande famiglia dei bio-regolatori troviamo una notevole gamma di sostanze, anche appartenenti a famiglie molto diverse, dalla vitamina D, alle vitamine del gruppo B che intervengono nella produzione e utilizzo di energia, per arrivare alle vitamine A, C ed E che contribuiscono a un corretto bilancio dello stress ossidativo, particolarmente utile soprattutto quando l’organismo viene sottoposto a carichi di lavoro di notevole importanza.

Questi micro ottimizzatori metabolici possono essere utilizzati, nei dosaggi opportunamente stabiliti in base alle diverse fasce di età, praticamente da tutti. Molto interessante è l’associazione dei bio-regolatori con la carnitina, molecola potenzialmente in grado di favorire il trasporto e quindi l’utilizzo dei grassi a livello cellulare, fattore molto interessante in particolare nell’ambito pediatrico dove le veloci dinamiche di crescita conducono a un incrementato fabbisogno lipidico rispetto all’adulto.

Sempre in ambito pediatrico si mostrano molto interessanti anche alcuni minerali tra cui il magnesio e il ferro. Il magnesio trova una collocazione importante per il suo ruolo centrale in diversi processi fisiologici. La sua integrazione si mostra particolarmente utile soprattutto considerando la ridotta assunzione media fatta in ambito pediatrico delle sue fonti alimentari come frutta e verdura. Parlando invece di ferro basti ricordare come ricopre un ruolo centrale nei processi di sintesi dell’emoglobina e di conseguenza nel trasporto di ossigeno, fattore importante per tutti ma fondamentale per un organismo in accrescimento.

 

Gli stimolanti

Rientrano invece nella categoria degli stimolanti, tutta quella serie di sostanze in grado di agire con diverso meccanismo di azione sul sistema nervoso, implementandone l’attività, ne è un esempio una delle sostanze più amate dagli italiani, la caffeina contenuta nel caffè comunemente consumato e in altri prodotti di origine vegetale come il thè oppure il guaranà.

Ovviamente l’utilizzo di sostanze stimolanti si mostra indicato negli adulti bilanciandolo adeguatamente con gli altri alimenti contenenti caffeina comunemente consumati, mentre nel bambino dovrebbe essere evitato.

 

Gli integratori energetici

Gli energetici utilizzabili con questa finalità sono spesso correlati alla velocità di assimilazione e utilizzo, particolarmente interessanti si dimostrano gli zuccheri fosforilati come il glucosio-fosfato, sostanza che saltando alcune tappe può direttamente essere impiegato dalla cellula nella produzione di energia.

L’utilizzo di un programma di supplementazione che abbini sapientemente le suddette classi di sostanze può aiutare nel gestire e non nel subire, la primavera e con lei l’avvento della bella stagione.

 

da www.nutrifarma.it

15 Apr 2021

AMINOPEP BCAA 8:1:1

Gli aminoacidi ramificati (BCAA) sono da sempre uno dei supporti sia plastici che energetici più utilizzati dagli sportivi durante i periodi di allenamento. Il rapporto tra aminoacidi più “tradizionale” è quello di 2:1:1 in favore della Leucina rispetto a Isoleucina e Valina.

La leucina riesce a stimolare mTOR principalmente con due meccanismi diversi uno diretto e uno indiretto:

  • il meccanismo diretto viene esercitato direttamente sulla stimolazione a carico dell’enzima mTOR.
  • Il meccanismo indiretto si verifica mediante la capacità della leucina di favorire la secrezione di insulina, altro fattore in grado di stimolare l’attività di mTOR.

Nell’AMINOPEP BCAA 8:1:1 KEFORMA ha utilizzato peptidi PepForm®, associati a betaina e vitamina B6 per avere il migliore rendimento metabolico e una maggiore assimilazione. L’obiettivo è, anche, quello di fornire allo sportivo un supporto per il metabolismo energetico e ridurre stanchezza e affaticamento.

I principali plus di AMINOPEP BCAA 8:1:1

  • Sono la riduzione del catabolismo proteico, la massimizzazione della sintesi proteica con conseguente aumento della massa magra muscolare, ottimizzazione del recupero, uno stimolo ormonale positivo (GH, IGF-1) e una riduzione dei livelli di cortisolo (ormone catabolico che aumenta proporzionalmente allo stress ed inibisce l’azione del Testosterone).
  • I BCAA favoriscono anche la concentrazione essendo degli antagonisti del triptofano e ricoprono anche un interessante ruolo nella gestione della fatica a livello centrale.
  • I BCAA, utilizzati per questa formulazione, sono PepForm®, una innovativa tecnologia che legando gli aminoacidi liberi a peptidi del siero di latte, forma amino peptidi e le catene peptidiche più lunghe vengono trasformate in di- e tripeptidi, forme che sono resistenti a un’ulteriore idrolisi intracellulare. Vengono così, facilmente assorbiti attraverso la mucosa intestinale, ricca di recettori per questo tipo di forma, che determina un migliore assorbimento (fino al 70-80% in più rispetto alla forma libera), migliore biodisponibilità e una solubilità migliorata.

Il centro ricerca KEFORMA attraverso la formulazione sviluppata per AMINOPEP BCAA 8:1:1 ha cercato di unire tutte le peculiarità legate ai BCAA con le potenzialità offerte dalla tecnologia PEPFORM con la maggiorazione della presenza di Leucina.

Gli aminoacidi ramificati nello sport sono ideali dopo una performance per il recupero muscolare.

da www.keforma.com