La Farmacia dello Sport – Legnano
29 Ago 2017

SINDROME DA RIENTRO: CINQUE REGOLE DI SOPRAVVIVENZA!

Terminate le ferie, il rientro potrebbe rivelarsi un vero e proprio trauma.

A livello psicologico i benefici del riposo guadagnato svaniscono lasciando spazio a sentimenti e umori come stanchezza, tristezza e nostalgia.  Tornati in ufficio si possono accusare sintomi come difficoltà di concentrazione, mal di testa, stanchezza, sensazione di confusione, perdita di entusiasmo e irritabilità, ma anche dolori muscolari, eccesso di sudorazione, tachicardia.

Tutto il corpo insomma dice «no» al ritorno alla routine, ma un «atterraggio morbido» è possibile. Per questo abbiamo pensato a cinque semplici regole da seguire.

 

  1. Rientro graduale

Lasciarsi uno o due giorni di ferie da trascorrere in città prima di tornare alla routine aiuta a riprendersi spazi e tempi. Anche una volta tornati alla scrivania è bene cercare di non farsi sopraffare dagli impegni, ma stilare una lista di urgenze da sbrigare. La gradualità aiuta a superare le angosce da rientro.

 

  1. Porsi obiettivi raggiungibili

Inutile voler fare tutto subito. Bisogna procedere passo per passo dandosi mete ragionevoli sia in ufficio che nella ripresa della forma fisica. Vietato strafare quindi!

  1. Avere cura di sé

Il benessere da ferie deriva dal mix di buone abitudini che dovremmo mantenere una volta tornati a casa: trovare ogni giorno il tempo per una coccola a se stessi fa bene all’umore e aiuta a mantenere più a lungo i benefici del riposo estivo.

 

  1. Recuperare i ritmi giusti

La vacanza spesso è sinonimo di sregolatezza. Per rientrare nella routine bisogna poco a poco ritrovare i ritmi giusti, innanzitutto tornando a dormire un adeguato numero di ore per notte (non meno di 6-7 ore) e andando a letto più o meno sempre alla stessa ora. Secondo passo, mangiare a orari altrettanto regolari: anche i pasti, come il sonno, “sincronizzano” l’organismo e lo aiutano a tornare alla routine.

 

  1. Fare movimento

L’attività fisica è essenziale per mantenersi in forma e per contrastare i malesseri da sindrome da rientro come affaticamento, irritabilità, cattivo umore: anche in questo caso è essenziale la gradualità.

24 Ago 2017

NOVE REGOLE PER GENGIVE PERFETTE

Abbiamo parlato di sorriso e denti. Spesso pero il vero cruccio è rappresentato dalle gengive.

L’infiammazione delle gengive causata spesso da un eccesso di batteri può essere l’origine di numerosissimi fastidi, sino a fare da apripista alla parodontite, una malattia che è la prima causa di perdita di denti nella terza età.

Per questo abbiamo cercato di racchiudere in dieci punti le regole principali da seguire. Regole base per non correre rischi, né da giovani né in tarda età.

  1. Non fumare.
  2. Lavare bene denti e gengive. Preferire lo spazzolino elettrico a quello manuale.
  3. Pulire gli spazi interdentali è fondamentale. Quando lo spazio lo consente utilizzare gli scovolini al posto del filo.
  4. Lavare denti e gengive almeno due volte al giorno per 4 minuti.
  5. Introdurre adeguate quantità di vitamina C e antiossidanti attraverso una dieta ricca di frutta e verdura.
  6. Sottoporsi almeno due volte all’anno a una seduta di igiene professionale e a un controllo dal dentista.
  7. Durante la visita di controllo chiedere di eseguire sempre il test PSR per controllare la salute delle gengive. Si tratta di un test indolore che in 5 minuti permette di valutare la presenza di gengive sane, la presenza di infiammazione superficiale (gengivite) o un problema profondo (parodontite).
  8. Se le gengive sanguinano, sono arrossate o l’alito è cattivo, andare subito dal dentista.
  9. Non trascurare le infiammazioni gengivali anche superficiali per evitare che si trasformino in parodontite.
16 Ago 2017

AGOSTO: TEMPO DI VACANZA E BILANCI!

Piccola pausa ed eccoci nuovamente qui, online e anche in farmacia.

Abbiamo riposato, abbiamo ricaricato le pile e siamo pronti per ricominciare.

Perché Agosto è davvero un mese speciale. Non è semplicemente il mese delle ferie. E’ il mese dello stacco. Del fermo – anche forzato – che ci permette di riposare ma soprattutto di riflettere.

 

Ad agosto prepariamo il terreno per quello sarà. Pensiamo a cosa siamo in quel momento e a quello che vorremmo essere. Pensiamo al desiderio sempre presente ma spesso sopito di realizzazione e serenità. Dal lettino o dal fresco di una baita riponiamo aspettative verso il mese che sarà. Perche se Agosto è il mese del fermo, Settembre è il mese della ripresa. Il vero inizio anno.

 

Voi che pensieri avete fatto?

 

Che aspettative state elaborando?

 

La nostra è stata una primavera ricca. Il sito nuovo, il lancio del blog, la nostra nuova avventura comunicativa.  L’estate è stata magica tra solari, ferie e stelle cadenti. L’autunno lo immaginiamo frizzante. Abbiamo tante idee in mente. Alcune sono progetti, altre sono nel cassetto.

 

Ferragosto è proprio il capodanno estivo. Superata quella data, l’estate volge al termine e noi abbiamo gia l’adrenalina di quello che sarà.

10 Ago 2017

AGOSTO IN UFFICIO: COME SOPRAVVIVERE!

E’ vero: in questo periodo parlano tutti di ferie e vacanze. Ma non proprio tutti partono e alcuni rimangono in ufficio.

Agosto è un pò cosi! Porta con se la voglia di stacco. E’ il famoso ponte tra il divertimento insito in luglio e la grande ripresa di settembre, vero e proprio nastro di partenza per l’anno che verrà.

 

Eppure, non sono poche le persone che lavorando nel mese del riposo per eccellenza.

Lavoro, stress e caldo possono metterci però ko. Possono renderci stanchi e tendenzialmente rabbiosi. Tuttavia basterebbe guardare le cose dalla giusta prospettiva e seguire qualche consiglio utile.

Qui abbiamo individuato tre suggerimenti assolutamente da seguire!  

 

1.DOSIAMO LE ENERGIE

Può capitare di dover intensificare il ritmo di lavoro proprio in quei momenti dell’anno in cui ci si aspetterebbe di poter riprendere fiato. In questi casi può essere molto importante imparare a dosare le proprie energie e massimizzare le proprie capacità di recupero.

 

2. RITROVIAMO LA CONCENTRAZIONE

Cosa fare per ritrovare la concentrazione perduta? Bisogna cominciare a osservare il livello della nostra attenzione. Non si è mai davvero disattenti, la nostra attenzione è sempre rivolta in una certa direzione. In certi momenti della giornata è rivolta all’esterno, in altri tende a spostarsi verso l’interno. In questi momenti la realtà interna delle persone comincia a diventare più vivida. Ricordi, emozioni, immagini mentali vengono percepite con una maggiore chiarezza. Bisogna imparare a intercettare questi cicli e fare delle pause durante questi momenti di spostamento dell’attenzione. In questo modo si ottimizzano i ritmi di lavoro e migliora la gestione delle energie psicofisiche.

 

3.PRENDIAMOCI DELLE PAUSE

Lavorare ad agosto può avere i suoi lati positivi: il telefono non squilla di continuo, i capi sono in ferie, il carico di lavoro diminuisce, non c’è traffico e si trova facilmente parcheggio. Focalizzare l’attenzione su questi aspetti può aiutare! Riconoscere i momenti di mare calmo e imparare a goderseli può permettere di portare un po’ di rilassamento anche sul luogo di lavoro.

Un ritmo più disteso può essere l’opportunità piu giusta per dedicarsi a se, al libro abbandonato per mancanza di tempo, allo sport trascurato e a quello che più si ama.

 

 

E’ vero che la stanchezza dell’anno si accumula ma, come in tutte le situazioni e contesti quotidiani, l’approccio può davvero fare la differenza!

 

03 Ago 2017

VACANZE SICURE E INTELLIGENTI!

Più o meno siamo tutti in partenza. Noi abbiamo già dato ma conti alla mano ci dicono che i grandi spostamenti ci saranno in questo mese.

Qualunque sia la meta sarebbe bene destinare un piccolo spazio della nostra valigia ad un beauty sanitario.

Ci sono viaggi che richiedono una attenzione maggiore e spesso la via dell’assicurazione sanitaria è la più giusta da perseguire. In altri casi sarà sufficiente una piccola cassetta del pronto soccorso da portare con se.

E’ importante che i farmaci siano conservati nelle loro scatole originali con i foglietti illustrativi, che possono risultare molto utili in caso di dubbi sull’uso o sulle indicazioni di un medicinale.

Sarebbe poi importante evitare, per quanto possibile, shock termici alle medicine, specialmente esposizioni prolungate alle alte temperature tipiche di bagagliai al sole.

Ma, andando per ordine, forniamo qui 11 presenze obbligatorie:

  1. Farmaci per la cura di chinetosi ossia la nausea legata al mezzo di trasporto (mal d’auto, mal d’aereo, mal di mare). E’ possibile scegliere diverse forme di somministrazione di libera vendita in farmacia in grado di soddisfare le esigenze di tutti (chewing-gum, compresse da deglutire, cerotti, braccialetti, supposte).
  2. Antipiretico cioè farmaco per la febbre (tutti abbiamo in casa della tachipirina od un suo equivalente a base di paracetamolo). Può essere utile ricordare il sinonimo acetaminofene, molto utilizzato all’estero.
  3. Un antinfiammatorio ad uso orale, meglio se già utilizzato in passato in modo da conoscerne dosi e risposta del proprio organismo.
  4. Farmaci legati a disturbi digestivi (bruciore, cattiva digestione e senso di pesantezza, gonfiore).
  5. Può essere utile un repellente per insetti ed un prodotto da applicare in caso di puntura.
  6. Protezioni solari e trattamenti per piccole ustioni.
  7. Colliri rinfrescanti e/o decongestionanti, magari in confezioni monodose.
  8. Fazzolettini disinfettanti, garze sterili e cerotti per piccole ferite.
  9. Fermenti lattici (meglio se stabili a temperatura ambiente) per prevenire dissenteria e prodotti per il trattamento acuto in grado di bloccare l’episodio di diarrea.
  10. Antistaminico per allergie da contatto, alimentari.
  11. Termometro.

 

Se vi manca qualcosa a questo elenco sapete dove trovarci 🙂

01 Ago 2017

AGOSTO: E’ TEMPO DI RICARICA!

Primo Agosto.

Il fascino dell’inizio. La bellezza del ricominciare e il desiderio di vita.

Oggi sui nostri canali social abbiamo voluto aprire il nuovo mese cosi.

 

In generale possiamo dire che basta poco per darci l’input al sorriso, ad una rinnovata motivazione, a nuovi buoni propositi. La vera sfida, il vero impegno è successivo. Dobbiamo impegnarci per realizzarli e mantenere alta l’asticella motivazionale.  Si perché, calato l’entusiasmo iniziale, possono intervenire n variabili ad oscurare l’obiettivo di partenza.

 

Esempio: ogni anno ci si ripropone di seguire una corretta alimentazione e perdere peso.

Superati i primi giorni quanti effettivamente proseguono?

E perché succede tutto ciò?mPerché la MOTIVAZIONE tende con il tempo a venir meno!

 

Nella vita di tutti i giorni, nello sport, nella professione può succedere che l’entusiasmo iniziale con cui eravamo partiti possa avere un calo. Questo accade perché se non si rinnova la motivazione e quella fiammella che inizialmente era accesa tenderà piano piano a spegnersi.

In più può capitare che entrino in gioco delle circostanze esterne ed ecco che, se non siamo più che determinati, tenderemo ad abbandonare i buoni propositi che ci eravamo posti.

 

Ma cosa è la MOTIVAZIONE? Da dove nasce? E soprattutto come si fa a mantenerla accesa?

“La motivazione è il vento che gonfia le vele sulla rotta del nostro percorso di vita.” E’ quel fuoco che quando si accende brucia tutte le difficoltà che si possono presentare durante il cammino e ci porta alla meta!

La pianificazione attenta degli obiettivi è sicuramente una bussola importante con la quale orientarsi, ma se cala il vento la navigazione può diventare difficile!

Per questo la motivazione ha un ruolo imprescindibile.

Per raggiungere gli obiettivi (sportivi ma applicabili a qualsiasi cosa nella vita) dobbiamo sempre partire da questo presupposto: pensare che se siamo qui perché dobbiamo portare a termine la nostra missione personale fatta di tanti piccoli obiettivi. Per fare ciò dobbiamo per forza evolverci!

Non dimentichiamo che in natura se qualcosa smette di crescere muore! Quindi se noi smettiamo di crescere lentamente moriamo! Se ci facciamo sopraffare dalle nostre abitudini, dai nostri limiti, se ci continuiamo a crogiolare in quello che siamo ora con la paura del cambiamento non evolveremo mai!

Se si continua a restare attaccati mentalmente a quello che abbiamo già fatto e ottenuto, appagandosi dei risultati raccolti, non si va avanti!

 

Per cui sempre alta l’asticella, ai primi segni di calo rinnoviamoci, puntiamo alla soddisfazione e ripartiamo.

 

Noi vi auguriamo un Agosto di riposo, nuovi obiettivi e rinnovata motivazione!

 

27 Lug 2017

NEXTING: VIVERE CON IL SORRISO!

Nello scorso pezzo del blog abbiamo parlato di vacanze e di detox.

Altre ricerche parlano di “nexting”, della capacità di affinare la predisposizione a vivere  in modo sorridente. Se ci aspettiamo il meglio, ci prepariamo a viverlo, lo visualizziamo e la realtà non ci deluderà.

Succede spesso, ma questo non vuol dire ovviamente che il nexting da solo sia sufficiente. È stato calcolato che la sua influenza sul raggiungimento di un obiettivo è pari al 14%. Il restante 86 % dipende dalle nostre capacità, dal caso e dalle circostanze.

Secondo Michel Lejoyeux, massima autorità francese nel campo della psicologia cognitiva e nei disturbi d’umore, questo 14 % è fondamentale per dar modo agli altri parametri di esprimersi.

Il nostro cervello – afferma lo psichiatra francese – è la migliore arma contro la depressione di cui disponiamo. Questo organo trabocca di energia, basta che impariamo a lavorare bene con lui e ad allenarlo per stare sempre meglio. Nel nostro cranio custodiamo una formidabile macchina del buonumore. Il problema è che ci è stata fornita senza il manuale di istruzioni“.

 

Per vivere meglio bisognerebbe quindi imparare il “nexting”. Qui 5 mosse da seguire per seguire.  

Cinque consigli utili per raggiungere la neurofelicità: per proteggerci dalle brutte notizie e anche per vivere meglio le relazioni con gli altri.

 

  1. Proteggersi dalla nostalgia collettiva

Limitate il vostro tempo di esposizione alle cattive notizie. Non prolungate le discussioni e impegnatevi senza passare il tempo a lamentarvi o a criticare. Scegliete bene a che cosa dedicare il vostro impegno, la vostra attenzione e a quel punto rimboccatevi le maniche.

  1. Fate la rivoluzione contro il vostro cervello

Cambiare attività, alternare impegni diversi vi renderà più produttivi e contenti. Risvegliate i neuroni che si sono addormenti: liberate e despecializzate il vostro cervello.

  1. L’arte del dimenticare

Dimenticare è utile, ma difficile. Non basta dirlo al cervello. Per far sì che il cervello non memorizzi occorre distrarlo, anzi annegarlo in un mare di informazioni. L’amnesia per saturazione funziona molto meglio di quella per cancellazione. Riappropriandosi dei dati piacevoli della propria vita non si sopprimono quelli sgradevoli, ma si riduce lo spazio vitale a loro disposizione.

  1. Scoprite il piacere della gratitudine

La gratitudine vi farà passare da una condizione passiva, di attesa e di rimprovero, a una attiva. Anche se la gratitudine vi può apparire un po’ artificiosa, mettetela in pratica, vi porterà benefici innegabili.

  1. Fate l’amore

L’amore è l’antidoto più efficace contro la tristezza. L’innamoramento ci fa sentire dinamici e pieni di energia. L’amore fa bene al cuore, abbassa i livelli degli ormoni dello stress, protegge i vasi sanguigni e aumenta l’aspettativa di vita, migliorandone la qualità. Gli innamorati presentano elevati livelli di serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore. È come se assumessero un antidepressivo estremamente potente senza subirne gli effetti collaterali.

 

 

 

 

 

 

 

25 Lug 2017

VACANZA: TEMPO DI DETOX MENTALE!

“Prenditi cura dei tuoi pensieri perché diventeranno parole. Prenditi cura delle tue parole perché diventeranno azioni. Prenditi cura delle tue azioni perché diventeranno abitudini e prenditi cura delle tue abitudini perché diventeranno il tuo destino”, lo diceva Gandhi.

Noi siamo in vacanza e stiamo “detossinando” mente e pensieri 🙂

Ma come si fa a controllare i propri pensieri e le emozioni?

 

Le generazioni del passato si sono concentrate sulla sopravvivenza fisica: abbiamo nei secoli imparato a migliorare le nostre condizioni igieniche, a mangiare meglio, a combattere le malattie. Ma prendersi cura delle emozioni sembrava, fino a poco tempo fa, una frivolezza, nulla di connesso alla reale sopravvivenza di un individuo. Oggi invece abbiamo una consapevolezza diversa. I pensieri orientano e condizionano le nostre giornate. Prendersene cura diventa fondamentale.

Spesso però, immersi nel caos della nostra vita quotidiana, dimentichiamo questo particolare e a volte crediamo che fermarci per prenderci cura unicamente del nostro benessere sia una scelta egoista.

Sbagliato!

Numerose ricerche rivelano che quando un essere umano ha una condizione psichica stabile diventa più socievole e predisposto alle relazioni con gli altri, la sua salute migliora e il benessere generale aumenta.

 

Cosa possiamo fare dunque? Qui 5 passaggi da far diventare abitudini!

 

  1. Recuperare la serenità in un minuto

Di meditazione si parla molto negli ultimi anni e sicuramente è provato che meditare apporta grandi benefici fisiologici e mentali. Ma a volte non c’è il tempo di fermarsi a lungo. Una routine veloce ma efficace è quella della concentrazione sul respiro per 1 minuto.

Mettersi comodamente seduti o sdraiati laddove possibile e focalizzarsi sulla respirazione per 60 secondi aiuterebbe la mente a rilassarsi. Cercare di tenere fuori i pensieri, proprio pensando intensamente al proprio respiro che entra ed esce, ci permette di ossigenare il cervello e ci regala una “meditazione d’emergenza” quando ci sentiamo esausti o ansiosi.

 

  1. Entrare in confidenza col proprio corpo

La maggior parte di noi non ha un buon rapporto con il proprio corpo: non ci piacciamo, lo utilizziamo senza riguardi finché si stanca, invecchia, si ammala. Ebbene, non c’è nulla di più dannoso!

Coccoliamo e prendiamoci cura del nostro corpo. Sempre. Tutti i giorni.

 

  1. Il contatto con la natura

Secondo molti esperti il motivo per cui la natura esercita un’azione terapeutica è dovuto al fatto che ci integra nonostante la diversità che ci divide. Quando siamo circondati dal verde le onde celebrali cambiano: stare a contatto con la natura ha gli stessi benefici della meditazione.

Non solo camminare, correre e nuotare, ma a volte anche solo osservare in silenzio un paesaggio naturale dalla finestra può ridurre lo stress, la tensione muscolare, accelera i processi di guarigione, aumenta la creatività e migliora l’autostima. Una semplice routine quotidiana che ci aiuta a prenderci cura di noi stessi è quindi camminare a piedi nudi, quando ci è possibile. Sentire la terra sotto ai piedi.

 

  1. Pianificare un momento positivo

Stare a contatto con persone positive che ci trasmettono energia positiva è il modo più efficace di beneficiare di quell’emozione. Il consiglio è quello di pianificare ogni settimana un momento da trascorrere con un amico, un familiare, chiunque sappia trasmetterci il buon umore.

 

  1. Viaggiare senza uscire di casa

Il potere della visualizzazione. Visualizzare vuol dire immaginare e immaginare vuol dire sentire. Anche se non ci sentiamo particolarmente creativi, la nostra mente immagina di continuo, sia situazioni che si possono concretizzare, sia quelle di fantasia. Pensare e immaginare creano nel cervello nuovi percorsi neurali e stimolano il sistema nervoso.

Una routine veloce da mettere in pratica per sentirci meglio è visualizzare in positivo. Immaginare per esempio un luogo che ci piace molto, in cui siamo stati spesso o non abbiamo mai visto, dove vorremmo essere proprio ora. Quella sensazione di sollievo nell’immaginare di essere in un luogo che ci fa stare bene, genera un rilassamento mentale che avrà effetto anche sul corpo.

 

 

20 Lug 2017

SCOTTATURE: L’AIUTO DELLA NATURA!

Si, anche le piante sono in grado di dare sollievo alla pelle bruciata dal sole. L’’importante è conoscere il proprio corpo, la natura della scottatura, il livello di gravità.

Fatto questo basterà scegliere le piante più adatte e usarle in modo sicuro, lavando sempre le ustioni prima dell’applicazione.

 

Pronti? Qui un breve elenco delle piante SOS SCOTTATURA!

1.Aloe

La prima prova scientifica sulle proprietà curative dell’aloe risale al 1935, quando una rivista medica riportò che il gel di aloe raccolto dalle foglie tagliate della piante accelerava la guarigione dalle bruciature solari. Da allora numerosi studi hanno supportato quelle conclusioni evidenziando come la pianta sia in grado di stimolare la guarigione dalle ustioni di primo e secondo grado.

 

2. Camomilla

La camomilla può fare molto per le scottature e la conferma arriva da uno studio iraniano condotto su 72 pazienti: i ricercatori hanno infatti notato che le ferite chirurgiche trattate con la camomilla (ovvero, con un impacco di infuso applicato due volte al giorno) guarivano 28 giorni più in fretta di quelle curate con steroidi ad uso topico.

 

3.Consolida

Questa pianta contiene allantoina: un composto che favorisce la crescita di nuove cellule epiteliali e le cui proprietà nel curare piccoli tagli, bruciature e gravi ferite sono note da millenni. Premesso che l’uso della consolida è esclusivamente esterno (le foglie contengono infatti sostanze chimiche tossiche che, se utilizzate per via interna, possono provocare seri danni al fegato), si raccomanda di lavare accuratamente le ferite con acqua e sapone prima di applicare l’erba medicinale.

 

4. Echinacea

Prima la tradizione, oggi anche la scienza confermano la validità dell’echinacea nel guarire le ferite, perché lo stesso composto che impedisce ai germi di penetrare nei tessuti aiuta anche a riparare più velocemente la pelle lacerata, stimolando le cellule a lavorare in modo più efficiente. Le preparazioni a base di echinacea possono essere applicate su tagli, ustioni, psoriasi, eczema e piaghe da herpes.

 

5. Centella asiatica

Grazie all’asiaticoside (che accelera la cicatrizzazione) e al madecassoside (che ha proprietà antinfiammatorie), studi hanno potuto constatare le proprietà della centella asiatica nel velocizzare la guarigione delle ferite da ustione e minimizzare le cicatrici.

 

 6.Marshmallow (Althaea officinalis)

L’Althaea officinalis applicata a livello topico ha proprietà antinfiammatorie e aiuta a lenire tagli, graffi, ferite e ustioni.

 

7.Passiflora

I nativi americani hanno sempre usato la passiflora come rimedio per le ferite e questa antica credenza ha ora trovato il supporto della scienza: uno studio ha infatti dimostrato che questa pianta aiuta ad alleviare il dolore, mentre altre due ricerche ne hanno evidenziato la capacità di uccidere muffe, funghi e batteri portatori di malattie.

 

8. Erba di San Giovanni

Questa pianta officinale ha molteplici virtù per la salute. Ad interessare è l’estratto di iperico, disponibile in olio come tale, ma anche in crema o pomata, che ha proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti e antisettiche ed è quindi in grado di ridurre i tempi di guarigione delle ustioni, limitando le cicatrici.

 

9. Amamelide

L’Amamelide (Hamamelis Viriginiana) è una pianta molto preziosa per il nostro organismo perchè contribuisce nel rafforzare le pareti venose ed elimina l’accumulo di liquidi nell’organismo. Viene utilizzata in diverse forme: decotto, tisana, tintura madre, pomate.

 

10. Achillea

Questa pianta contiene numerosi composti che ne avallano il tradizionale utilizzo per il trattamento delle ferite: due di questi – achilletina e achilleina – stimolano infatti la coagulazione del sangue, mentre altri – azulene, canfora, camazulene, eugenolo, mentolo, quercetina, rutina e acido salicilico – hanno proprietà anti-infiammatorie e svolgono un’azione antidolorifica.

18 Lug 2017

SCOTTATURE: COSA FARE PER ATTENUARLE?

Confessione: le ferie sono una gran bella invenzione 🙂

Ma abbiamo mantenuto la promessa ed eccoci qui, online e con un nuovo pezzo del blog.

 

L’estate gode del grande beneficio del sole, ottimo elemento di bellezza e benessere.

Al sole bisogna però bisogna esporsi in maniera responsabile. Nulla è più fastidioso delle scottature, soprattutto quando si è in vacanza.

 

Ma se dovesse accadere? Abbiamo pensato di riassumere qui alcuni rimedi veloci ed efficaci.

 

Le bruciature possono impiegare dai tre giorni a una settimana per andare via. Il tempo di guarigione dipende ovviamente dalla gravità della scottatura.

I sintomi tendono a emergere entro poche ore dall’esposizione al sole. Sabbia, acqua salata e cloro possono aggravare il danno alla pelle e aumentare dolore e potenziare infezioni.

La prima mossa intelligente da compiere è quella di tornare a casa appena vengono avvertiti i primi sintomi fastidiosi di scottatura alla pelle.

Sappiate che non è solo il rossore a dovervi preoccupare, ma anche il gonfiore. In questo caso fate frequenti docce per rinfrescarvi e tornare a un equilibrio tra temperatura corporea e temperatura esterna.

Quando sarete a casa fate una doccia con sapone di avena o di soia: aiutano a lenire la pelle. Optate per l’acqua fredda o tiepida, ma non fate docce e bagni caldi che rischierebbero di aumentare il fastidio. Applicate impacchi di ghiaccio sulle zone arrossate. Lasciate agire per almeno 5 minuti e procedete in altri momenti della giornata. Applicate una crema idratante o calmante. L’aloe vera è ad esempio un’ottima soluzione, un anti-infiammatorio naturale che raddoppia l’azione di raffreddamento. Evitate creme con fragranze perche i profumi in questo caso possono solo peggiorare la situazione.

 

Anche il cuoio capelluto può andare “a fuoco”. Ghiaccio anche in questo caso e cappello per il resto della vacanza. Una volta colpita da scottatura, una zona rimane sensibile al sole. Meglio evitare che si ripresenti il problema. Utilizzate detergenti formulati per pelli sensibili, anche per i capelli.

 

Evitate maschere viso, farmaci per l’acne, prodotti anti invecchiamento, esfolianti e tutti i prodotti che contengono lidocaina o benzocaina, agenti che peggiorano le “ferite” della bruciatura in corso. Resistete a coprire con il trucco i rossori: il rischio di irritazione è in agguato.

Bevete di più e non solo acqua. Tutto ciò che contiene sali minerali e vitamine può andar bene. Pensate a integratori da sciogliere in una bottiglietta o a centrifughe di frutta e verdura.

 

L’abbigliamento stretto è da evitare, così come i tessuti sintetici. Proteggete con bende e creme le zone arrossate e la notte fate prendere aria alle stesse lasciandole scoperte.

 

Infine è di aiuto eseguire esami dermatologici da ripetere a scadenze semestrali per controllare nei e formazioni della pelle che potrebbero degenerare in qualcosa di più pericoloso.