La Farmacia dello Sport – Legnano
24 Lug 2018

Magnesio – Integrazione di alta qualità

L’utilizzo di un integratore a base di magnesio, prima e durante la prestazione sportiva, è efficace per evitare crampi e contratture muscolari, specialmente per chi pratica sport di endurance.

Oggi poniamo l'attenzione su tre integratori di magnesio professionali:

  • Biomag
  • Magnesio sucrosomiale
  • Naturaid Energy Water

Biomag è un integratore alimentare in forma liquida dosato in fiale ad alta concentrazione di ioni di magnesio, ben 370 mg.
Le tre tipologie di magnesio contenute in biomag costituiscono una fonte minerale biodisponibile: magnesio carbonato, magnesio pidolato, magnesio cloruro. Biomag contiene inoltre isomaltulosio, un carboidrato complesso a basso indice glicemico, che come documentato da ricerche scientifiche è utile durante gli sforzi prolungati. L’isomaltulosio rilascia gradualmente gli zuccheri di cui è composto in maniera protratta nel tempo, contribuendo all’utilizzo prolungato di questi substrati come fonte energetica.

Magnesio sucrosomiale: sviluppato dallo spin-off dell'università di Torino, il nostro integratore di magnesio contiene questo minerale attraverso i sucrosomi, che aumentno l'affinità della molecola con le strutture cellulari biologiche favorendo l'assorbimento. Si riesce a raggiungere un assorbimento maggiore e più rapido del 20% rispetto al magnesio pidolato.

Naturaid Energy Water: Acqua magnesiaca 100% naturale, contiene 356 mg/l di magnesio e 1997 mg di Bicarbonato/l, elementi naturali che l'acqua discioglie dalle rocce che attraversa. Naturaid Energy Water è un prodotto naturale in grado di reintegrare magnesio e bicarbonato in caso di carenza di tali elementi. Le sue principali caratteristiche, quella di non contenere niente di chimico all'interno e di essere microbiologicamente pura la rendono un prodotto che può essere utilizzato da molte persone e in ambiti diversi. Perchè gli atleti di livello mondiale usano Naturaid per reidratarsi? Innanzitutto gli elementi chimici in essa contenuti si trovano in forma ionica e sono immediatamente disponibili e assimilabili. Essendo priva di qualsiasi additivo chimico Naturaid Energy Water non crea nessun problema di digestione (..è acqua!) pertanto può essere assunta prima e durante l'attività sportiva senza ripercussioni sull'apparato digestivo; in tal caso si sfrutta al 100% la capacità reidratande dell'acqua, la capacità energetica del magnesio e la capacità di recupero del Bicarbonato.

Questi 3 elementi infatti sono un apporto fondamentale per un atleta dal momento che

  1. il bicarbonato favorisce e velocizza la degradazione dell'acido lattico pertanto limita l'irrigidimento dei muscoli durante l'attività.
  2. Il magnesio stimola l'energia cellulare riducendo la stanchezza sia fisica che mentale
  3. l'acqua favorisce il corretto mantenimento dell'equilibrio elettrolitico.
Il nostro consiglio è quello di utilizzare una bottiglia tutti i giorni, prima durante o dopo l'allenamento al fine di mantenere i livelli corretti dei suddetti elementi e di assumere 2 bottiglie in caso di intensa attività fisica. Molti atleti professionisti prediligono Naturaid a integratori liquidi che molto spesso a causa dell'elevata concentrazione zuccherina sono complici di un rallentamento della performance. Gli atleti olimpionici del corpo dei carabinieri sono i nostri primi clienti, ma non gli unici, infatti molti giovani promesse dello sport hanno inteso il vero valore di questo prodotto.

 

17 Lug 2018

Aloe Vera: un vero alleato per il nostro benessere

Sono moltissimi i benefici dell'ALOE VERA per la nostra salute e la nostra bellezza.questa pianta è nota, infatti, sin dall'antichità per le sue innumerevoli proprietà benefiche.
Innanzitutto ha un forte potere disintossicante che permette di depurare il nostro corpo dalle tossine accumulate nel tempo.
Alleato delle funzioni digestive e intestinali, aiuta inoltre sia la digestione dei cibi a livello dello stomaco sia il corretto assorbimento degli stessi da parte dell'intestino con conseguente eliminazione delle sostanze di scarto.
Sempre a livello gastrointestinale previene infiammazioni e disturbi come coliti, gastriti, ulcere e così via.
Ha poi lo straordinario potere di rafforzare il sistema immunitario oltre ad una potentissima azione antiossidante e anti-invecchiamento su pelle e tessuti a beneficio della nostra bellezza oltre che della nostra salute.
Infine, tra gli effetti più noti ed universalmente riconosciuti scientificamente, ha un posto d'onore il forte potere antitumorale che l'aloe ha sua alcuni tipi di cancro come quello al colon, prostata, seno polmoni, ovaie e cervello.
Allevia, poi, gli effetti collaterali di radioterapia e chemioterapia.
A livello locale, infine, è portentosa su pelle (punture di insetti, meduse, scottature, eritemi, vesciche, etc...) e sul cavo orale (afte e gengiviti).
Insomma un vero concentrato di salute e bellezza davvero miracoloso!

31 Mag 2018

CORSA PERFETTA?

Il segreto della corsa perfetta? Il terreno!

Correre, che passione!
Piace a molti ma non tutti fanno attenzione ad un elemento importante: il terreno. La superficie gioca un ruolo principale nel corretto eseguimento dell’esercizio eppure non tutti sanno quanto possano essere gravi i rischi legati a un terreno instabile. Ma come riconoscere un terreno top da uno flop?? Ecco una semplice guida.

Terreni TOP e FLOP
Correre fa bene, e di questo ne siamo tutti consapevoli. Molti però trascurano l’importanza che il terreno ha nell’eseguimento di una buona corsa.  Ad esempio, la strada asfaltata si conferma come una delle migliori superfici su cui correre. Il fondo stabile permette di correre veloce senza compromettere le articolazioni. Anche lo sterrano è buono, soprattutto se la velocità del corridore è ridotta. In questo caso, però, a subire numerosi danni sono le scarpe che si consumano maggiormente sul terreno sterrato rispetto all’asfalto. I terreni dove è sconsigliato correre sono diversi, come i prati, troppo scivolosi e umidi per chi vuole praticare questo particolare sport. Si tratta, però, di una riflessione su lunghe distanze. Per riscaldamenti e defaticamento anche un semplice prato può bastare. La sabbia, invece, è da evitare. Su questo particolare terreno la scarpa affonda, aumentando così il rischio di infortunio. Chi, invece, ha già problemi articolari, sulla sabbia riuscirà a correre più facilmente, riuscendo nel proprio obiettivo.

 

Una corsa quasi perfetta
Tra i terreni top e quelli flop si estende una varietà di terreni su cui è possibile correre. Non sono perfetti ma riescono a rispondere a tutte le esigenze di un corridore. Tra questi spiccano le piste e i tapis roulant. Nel primo caso, la superficie delle piste aiuta ad eseguire una corsa veloce. Non sono indicate per le maratone ma bensì per semplici esercizi capaci di migliorare la tecnica. Il tapis roulant, essendo una superficie già ammortizzata, può causare diversi danni a chi utilizza scarpe ammortizzate. Gli esperti consigliano di utilizzarlo con parsimonia, assicurandosi di indossare le scarpe adeguate.
I boschi invece sono perfetti per chi ama correre immerso nella natura. Indossando le scarpe da trail running si potrà godere del panorama offerto, cimentandosi in una corsa nuova e sicuramente lontana dalla noia che solitamente intacca alcune piste. Molti consigliano di evitare i terreni rocciosi e ricchi di sassi. Cadere in questo caso sarà semplice.

 

La corsa perfetta esiste, basta scegliere accuratamente l’attrezzatura, in particolar modo le scarpe e cimentarsi in un terreno capace di sposare le proprie esigenze.
Voi dovete correte?

25 Mag 2018

ANIMALI: SALUTE IN SICUREZZA

Perché è importante usare prodotti specifici per gli amici a 4 zampe?

 

Per prendersi cura di un animale domestico non bisogna mai tralasciare la loro igiene, specie se i nostri amici a 4 zampe sono lasciati liberi all’aperto. Per garantire la loro salute e la massima pulizia, occorre utilizzare i giusti prodotti per l’igiene, diversi da quelli pensati per uso umano.
Quindi?
Non possiamo usare gli stessi prodotti, per noi e per loro.

Fare il bagnetto al nostro cane o una toeletta al gatto utilizzando uno shampoo neutro, anche delicato o specifico per neonati, è rischioso per il nostro animale domestico. Il ph della loro cute, infatti, è diverso da quello umano, dunque un prodotto non specifico per animali rischia di distruggere il film protettivo e danneggiare il pelo.

Inoltre, umani e animali non hanno la necessità di essere protetti dagli stessi parassiti né vengono attaccati dagIi stessi agenti infettivi, ecco perché per loro occorre usare dei detergenti in grado di prendersi cura della loro pelle e, al tempo stesso, capaci di garantire la giusta protezione e la corretta pulizia. L’unico prodotto non troppo dannoso che possiamo usare in casi d’emergenza è il sapone di Marsiglia, ma solo per pulizie rapidissime e in zone circoscritte. Per i gatti particolarmente spaventati dall’acqua e per una rinfrescata al pelo del nostro cane, possiamo optare anche per uno shampoo secco pensato per animali domestici.

In commercio esistono molti prodotti specifici per i nostri amici a 4 zampe, ma bisogna sempre prestare attenzione all’inci e soprattutto scegliere prodotti certificati. Detergenti low cost o con ingredienti poco chiari potrebbero creare problemi al pelo e alla pelle del nostro animale domestico, da semplici pruriti e arrossamenti fino a vere e proprie reazioni allergiche. Non significa spendere tanto. Non significa disperdere tante energie.
Noi vi aspettiamo in farmacia per una consulenza specifica anche su questo!

 

Buona giornata in compagni degli amici migliori 🙂

 

 

 

 

 

24 Mag 2018

SOLE E SICUREZZA

Protezione solare: perché è importante usare solo prodotti sicuri!

Con l’arrivo della bella stagione non vediamo l’ora di esporci al sole ma, puntualmente, vi ricordiamo che la pelle deve essere ben protetta dai raggi dannosi. Non tutte le protezioni, però, sono davvero in grado di creare uno schermo efficace e quindi la scelta del prodotto giusto, sicuro e certificato diventa una priorità.

Abbiamo già dato nel tempo alcune indicazioni. fasce orare di esposizione, accorgimenti e altro ancora.
Oggi parliamo di prodotti solari. 

Per poter essere definita sicura, una protezione solare deve proteggere sia dai raggi UVA che da quelli UVB e non contenere sostanze dannose per la pelle. L’inci resta l’unico indicatore per capire quanto una protezione possa essere efficace e valida, e gli ingredienti da bandire sono:

  • l’Oxybenzone
  • il Diethyl e ethyhexil triazon
  • l’Od Paba
  • il 4 methilbenzyliden camphor

 

Tutte queste sostanze vengono assorbite dalla pelle e rischiano di creare danni irreversibili, dunque i solari che presentano questi elementi sono da scartare.

È preferibile poi scegliere protezioni solari prive di profumazioni, alcol, paraffina e parabeni, ingredienti che possono creare macchie cutanee e allergie, oltre a pruriti e rossori. Da evitare anche i prodotti che contengono retinyl palmitate, un derivato della vitamina A che aumenta la fotosensibilità della pelle rendendola così più esposta alle scottature e ai danni causati dai raggi solari.

Noi in farmacia ci siamo già attrezzati e non dimenticate di verificare il nostro spazio legato agli eventi e alle promo: ci sarà un’estate davvero calda!

 

 

15 Mag 2018

PAROLA D’ORDINE: PREVENZIONE!

Stile di vita sano? Il segreto è nella prevenzione

Lo stile di vita incide molto sul nostro stato di salute. Buone e cattive abitudini concorrono per peggiorare oppure migliorare il nostro invecchiamento. Soprattutto le cattive abitudini. A confermarlo è stato il più grande studio compiuto in Australia sull’invecchiamento.
Un piccolo indizio sui risultati emersi: mai mixare i vizi dannosi!

Le cattive abitudini accelerano l’invecchiamento

Fumare, essere sedentari, consumare spesso alcolici: comportamenti dannosi capaci di peggiorare il nostro stato di salute. Tutto ciò è noto a molti ma pochi sanno quanto mixare queste cattive abitudini possa incidere sull’invecchiamento. Sono causa del progredire delle malattie e talvolta possono anche portare ad una morte prematura.

A confermarlo sono stati i risultati emersi dallo studio effettuato in Australia su un campione di ben 230 mila partecipanti. Oltre alle più conosciute, molte sono le abitudini quotidiane che aumentano il rischio di invecchiamento e morte prematura. Dal dormire più di nove ore a notte alle molte ore passate seduti. La sedentarietà è dannosa, soprattutto quando è prolungata. A confermalo sono stati gli studiosi dichiarando che stare seduti fino a sette ore al giorno può essere letale.  Non solo, se a questa abitudine si unisce il consumo di alcool e il tabagismo, il risultato può essere fatale.

L’unione, in questo caso, non fa la forza ma bensì la toglie. Ma non è mai troppo tardi per correre ai ripari e migliorare il proprio stile di vita.

Prevenire è meglio!

Una minaccia è rappresentata dall’unione di tre dannosi fattori: ore dormite, sigarette fumate e alcool consumato. Quando si convive con queste tre abitudini la probabilità di morte prematura si quadruplica. Per questo la prevenzione assume un ruolo importante, fondamentale per invecchiare al meglio prevenendo danni irreparabili.

Ogni elemento della nostra quotidianità costituisce il puzzle della nostra buona salute. Bisogna tenerne conto, prendendosi cura di noi stessi. Ad esempio, calcolare al meglio le ore dormite per notte potrà essere un inizio, soprattutto se legato allo smettere di fumare. Non solo, diminuendo il consumo di alcoolici ed aumentando le ore di attività fisica, il nostro fisico gioirà subito del cambiamento. I risultati, però, si potranno ammirare nel tempo ed è per questo che bisogna cominciare fin da subito per godersi un invecchiamento migliore.

 

11 Mag 2018

UNO SHAMPOO PER OGNI TIPO DI CAPELLO

Lo shampoo è il primo trattamento essenziale per la salute del cuoio capelluto e la bellezza della chioma.
La sua azione primaria è la pulizia unita all’idratazione ma ogni capello, in base alle sue caratteristiche, richiede un lavaggio diverso.

Ma andiamo per ordine.

Un consiglio valido sempre è di non utilizzare sempre lo stesso shampoo ma di variarlo indirizzandosi su tipologie complementari ma sempre indicate per il tipo di capello. Parliamo di quello che noi definiamo equilibrio delle detergenze. Fondamentale per pulire senza aggredire, nutrendo e dano i giusti e indonei apporti.

La seconda indicazione è di non lavare i capelli troppo spesso. Consiglio fondamentale specialmente se abbiamo i capelli grassi o con forfora. L’ideale in questi casi è lavarli 2-3 volte la settimana senza esagerare con la quantità di shampoo.

In commercio esistono diverse tipologie di shampoo formulati con principi attivi naturali. Si pensi a quelli a base di miele, ortica, arancia, carbone vegetale. Noti e validissimi i benefici relativi.

In generale ricordiamo che lo shampoo deve essere scelto con cura ed in base alle abitudini di ogni persona ed alla tipologia dei capelli.
Ad esempio se si è costretti a lavare i capelli di frequente è meglio scegliere uno shampoo con una formulazione delicata. Per chi, invece, ha i capelli grassi è consigliabile ridurre e/o limitare i lavaggi scegliendo uno shampoo specifico leggermente acido, in grado di ripristinare il normale Ph della cute. Per contrastare la caduta spesso più abbondante in alcuni periodi dell’anno, può essere utile uno shampoo specifico capace di nutrire e idratare a fondo. In caso di forfora è importante mantenere il più possibile le condizioni naturali dei capelli evitando shampoo aggressivi e preferendo prodotti dalla formulazione delicata adatti anche a chi soffre di prurito del cuoio capelluto. I capelli secchi e crespi, infine, vanno nutriti, idratati e fortificati maggiormente.

Insomma … è proprio il caso di dire che uno shampoo non vale l’altro!!

Noi, come sempre, Vi aspettiamo in farmacia per presentarvi la nostra gamma  di shampoo e prodotti complementari in grado di regalare salute e bellezza.

08 Mag 2018

FIBRILLAZIONE ATRIALE E PREVENZIONE ICTUS

La fibrillazione atriale rappresenta la più frequente aritmia cardiaca.
Cosa succede in questo caso? Il cuore batte in maniera irregolare creando un “ristagno” di sangue al suo interno con il rischio di formazione di coaguli (grumi solidificati di sangue). I coaguli possono immettersi nella circolazione sanguigna ed arrivare al cervello causando un ictus ischemico.

Accade spesso che la fibrillazione atriale venga diagnosticata solo in seguito all’insorgenza dell’ictus che, come purtroppo sappiamo, comporta gravi ripercussioni sull’aspettativa e sulla qualità della vita.
Questo è quanto messo in evidenza dal progetto “la fibrillazione atriale in Italia”.

Ma cerchiamo di essere il più informativi possibile. Le caratteristiche associate al elevato rischio di fibrillazione atriale sono:

  • età superiore i 65 anni
  • ipertensione
  • diabete
  • problemi cardiaci
  • disfunzione tiroidea
  • apnee notturne
  • insufficienza renale
  • abuso di bevande alcoliche e utilizzo di droghe.

I sintomi più comuni sono:

  • senso di battito cardiaco “strano e irregolare”
  • difficoltà di respirazione in condizioni di sforzo
  • facile affaticamento.

Molte persone affette da fibrillazione atriale non presentano sintomi per cui la patologia non diagnosticata e quindi, non curata, diventi particolarmente pericolosa.
E’ per questo che diventa importante controllare il proprio battito cardiaco misurando la pressione arteriosa con apparecchi automatici dotati di algoritmi (validati) in grado di indicare la possibile presenza di fibrillazione atriale. Compito del medico sarà indicare gli accertamenti necessari per la diagnosi.

Ad oggi sono disponibili nella nostra farmacia misuratori di pressione con tecnologia brevettata Microlife AFIB che, tramite algoritmo AFIB, permettono uno screening della fibrillazione atriale per la prevenzione dell’ictus.

Per questo e per qualsiasi dubbio ci sentiamo nei commenti o ci vediamo in via pontida, 2 a Legnano!

04 Mag 2018

QUALE AMINOACIDO ASSUMERE?

Dobbiamo dunque capire quale sia l’amminoacido migliore da assumere.

In verità non ci sono tanti fattori da considerare. La scelta dipende solo ed esclusivamente dal nostro obiettivo e dal risultato che vogliamo raggiungere perché non esiste una composizione amminoacidica migliore in assoluto.

Cerchiamo ora di darvi delle indicazioni di partenza.

Dunque, se utilizzate i BCAA pre-workout/during work/post workout allora conviene indirizzarsi sui classici  BCAA con rapporto 2:1:1 proprio perché quello che serve è energia e non avrebbe senso assumere grosse dosi di leucina.

Se utilizzate i BCAA during work e post-workout si consiglia di utilizzare quelli con rapporto 4:1:1 in modo da dare sia energia sia recupero nel post-workout grazie alla leucina raddoppiata rispetto ai classici 2:1:1.

Se il vostro interesse è solamente il recupero post-workout allora utilizzate i BCAA con rapporto 8:1:1 o 12:1:1 per avere la massima sintesi proteica possibile, visto le altissime quantità di leucina.

Se utilizzate i BCAA per la corsa e la bici potete scegliere tranquillamente sia i 3:1:1 o i 2:1:1 a seconda della fase di preparazione.
(Il dott. Paolo ad esempio utilizza i 3:1:1 quando fa un allenamento per sviluppare un po’ di muscolatura e potenza, i 2:1:1 nella parte di stagione con le gare.)

La regola generale è quindi che più aumenta il valore della leucina, migliore sarà l’assunzione a fine allenamento (o durante) mentre minore è la leucina e maggiormente preferibile sarà l’assunzione prima dell’allenamento.
Questa regola non è ovviamente assoluta e nulla vieta all’atleta di sperimentare tipi diversi di ramificati in momenti diversi dell’allenamento (anche una % prima e la dose restante alla fine), fino a trovare la modalità più efficace per il proprio corpo.

E’ chiaro che queste che abbiamo fornite sono indicazioni di partenza. La scelta possiamo farla insieme in farmacia.
Il dott. Paolo vi aspetta 🙂

02 Mag 2018

AMICO SOLE!

Il sole è vita, calore, energia. Il sole è “amico”!
O per lo meno cosi dovrebbe essere.

Affinché sia così è importante imparare a conoscerlo facendo attenzione agli effetti “nocivi” che un’esposizione sconsiderata può causare.

Prendere il sole ci fa sentire meglio e ci fornisce una nuova carica emotiva. Ci sentiamo piu belli, energici e felici.
Ma i raggi UV possono avere sul nostro organismo alcuni effetti importanti che è opportuno conoscere quali:

  • l’abbronzatura (o pigmentazione cutanea) il cui scopo naturale è proteggere la nostra pelle;
  • l’eritema solare ovvero l’arrossamento della pelle che, in caso di esposizione protratta, può trasformarsi in ustione;
  • l’attivazione della vitamina D per la quale è indispensabile l’esposizione ai raggi UV. La vitamina D attivata favorisce l’assorbimento del calcio da parte dell’intestino ed il suo deposito nelle ossa con conseguenti effetti benefici.

Ma andiamo per ordine.
La pelle, l’organo più esteso che protegge il nostro corpo dalle aggressioni esterne, esposta al sole subisce l’azione dei raggi UV. Se non ci fosse una attenzione e cura da parte nostra, questi possono provocare scottature, accelerare il processo di invecchiamento cutaneo (a causa della produzione di radicali liberi) sino a causare patologie cutanee a lungo termine.

Naturalmente, per difendersi dai raggi UV, la pelle attiva un processo di produzione di melanina: una sostanza che, assorbendo e riflettendo i raggi UV, protegge la nostra pelle.

Ma questo non basta. E’ opportuno il nostro intervento. E’ opportuno, soprattutto alla prima esposizione, intervenire con l’utilizzo di creme specifiche con adeguato filtro solare, adatto al proprio fototipo, e trattamenti lenitivi ed idratanti post esposizione.
Inoltre una corretta integrazione di beta-carotene (vitamina A), di cui è ricca la carota, vitamina E ed antiossidanti assunti a partire almeno da 1 mese prima dell’esposizione ai raggi del sole, aiuta a non scottarsi ed a proteggersi dai danni a lungo termine.

Il sole è un amico e per le istruzioni d’uso vi aspettiamo in farmacia 🙂